Roma
Il centrodestra non trova il candidato, intanto Pirozzi diventa scrittore
Il sindaco di Amatrice stoppa la sua candidatura e pubblica il libro “La scossa dello scarpone”
Sergio Pirozzi si tira indietro, almeno così dicono le cronache del momento. Non sarà lui il candidato del centrodestra, che dovrà accelerare i motori nella ricerca del leader ideale.
Eppure la notorietà del sindaco del terremoto è in costante salita, così come le occasioni per continuare a costruire e alimentare il suo personaggio.
Il primo cittadino di Amatrice diventa anche scrittore e consegna alle stampe la sua biografia di “uomo della terra. “La Scossa dello Scarpone. Anatomia di una passione sociale” verrà presentato martedì 24 ottobre al il Salone delle Fontane di via Ciro il Grande a Roma.
Centosessanta pagine in cui l’attività del Sindaco di Amatrice è arricchita da note biografiche legate ai ricordi della sua infanzia trascorsa nei “campi di terra” e in mezzo alla natura del suo Comune. Un racconto della sua esperienza di uomo e di Sindaco, “perché - scrive nell’introduzione - sento il dovere di testimoniare un passato importante”.
Un video riassumerà i momenti più significativi dell’intensa attività amministrativa del Sindaco di Amatrice: le sue battaglie sociali in difesa dell’Ospedale Grifoni, del Liceo Scientifico e dell’Istituto Alberghiero perché “la sanità e l’istruzione - spiega Pirozzi- sono alla base del vivere civile in un Paese che si vuole definire occidentale”; tanti anche gli interventi per riqualificare, valorizzare e rilanciare Amatrice, entrata nel club dei Borghi più belli d’Italia.
Nella storia non può mancare, purtroppo, il suo impegno dopo il sisma del 24 Agosto del 2016 che ha colpito il Centro Italia e di cui Amatrice è diventata il Simbolo. “Allora comprendi - scrive l’autore - che per ricostruire il borgo è necessario mettersi in discussione non solo come Sindaco, ma soprattutto come uomo: diventare il Sindaco del terremoto, perché in cima all’agenda politico- istituzionale c’è Amatrice e la sua rinascita”.
Nel libro Sergio Pirozzi racconta come, dopo quella paurosa notte, abbia deciso di “allenare la propria comunità”, forte della sua esperienza calcistica e aiutato dalla solidarietà perché “il nostro Paese è campione di solidarietà, gli italiani hanno nel Dna l’aiuto reciproco”.
“La disponibilità è molta - sottolineò il capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio - ed è servito solo mediare gli aiuti che arrivavano continuamente”. E in tanti “oltre a denaro e beni materiali hanno donato le due cose più preziose a disposizione degli esseri umani: tempo e dedizione”.
Tutto ciò è stato possibile grazie agli “Scarponi della fatica e dell’impegno che, come la felpa, sono abiti tipici di noi montanari che viviamo in territori difficili dove tutto è duramente guadagnato. Rafforzano il concetto di persone che si danno da fare e che si mettono in gioco , senza aspettare che arrivi qualcosa dall’alto”.
Nel libro si parla anche di Solidarietà con “tinte bizzarrie” come l’uomo ragno - alias Mauro - che ha percorso tanti chilometri vestito da super eroe, o il bimbo Michelino che ha regalato francobolli per scrivere lettere e ordinare alberi di Natale. E tra i tanti ringraziamenti, oltre ad esprimere gratitudine per l’instancabile impegno della Protezione Civile, Pirozzi ha voluto ricordare le unità cinofile che, con i loro meravigliosi cani, hanno contribuito al salvataggio di 60 persone. Nella pagina Fb “l’Italia nei gesti”, voluta anche per ringraziare quanti hanno aiutato Amatrice, la cagnetta Maya ha avuto 74 mila visualizzazioni e 322 condivisioni.
I proventi dei diritti d’autore del libro andranno in beneficenza all'associazione “OBM”, ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, all'’associazione “La strada per l’Arcobaleno”, presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma e all''Associazione “Arcobaleno del Cuore”, presso l’ Ospedale SS. Annunziata di Taranto del reparto di oncoematologia pediatrica.