Roma

“Il ciclone Irma è passato, Raggi durerà”. Santori, Fdi: “Gioca a Sim city”

L'intervista. Fabrizio Santori, scuderia Giorgia Meloni, sogna l'election day per Regione e Comune

di Fabio Carosi


Roma sott'acqua e i sindaci che si sono alternati alla guida della città, Virginia Raggi in testa, sotto processo pubblico. Prima Gianni Alemanno, poi Ignazio Marino e ora il Movimento Cinque Stelle da poco più di un anno alla guida di Roma, Fabrizio Santori, cosa è cambiato?


“Nulla o quasi nulla. La differenza è che Alemanno ci metteva la faccia a contatto con i cittadini e scendeva in strada. Marino e la Raggi hanno preso in giro i romani con tweet e annunci di interventi straordinari sulla polizia dei tombini. Ora i romani sono cornuti e mazziati perché Roma non è una città europea e dall'altra presi in giro perché i sindaci dichiarano in anticipo gli interventi di manutenzione ordinaria che poi non vengono fatti”

Prima di essere eletto al Consiglio Regionale, lei è stato consigliere comunale proprio con Alemanno. Si fa presto a dire che Alemanno ci metteva la faccia: anche a lui il clima ha regalato un nubifragio e una nevicata e non ne è uscito bene...
“Alemanno veniva da una situazione disastrosa e aveva garantito la pulizia e lui poteva lamentarsi del passato. Marino non si poteva lamentare perché era la conseguenza di un'amministrazione di destra”.

Santori, secondo lei la Raggi è di destra o di sinistra?
“Non ha nessuna connotazione politica e tenta di catturare la benevolenza facendo politiche bizzarre: con gli immigrati fa finta di essere di destra; poi mantenendo alcuni posti chiave in aziende pubbliche gioca a fare la sinistra. Coi rom per esempio fa finta di essere di destra”.

Lei è stato consigliere di maggioranza al Comune e di opposizione al Municipio: esiste ancora l'opposizione a Roma?
“L'opposizione è uno strumento di controllo della maggioranza e c'è chi lo fa con atti e documenti che spingono la maggioranza a governare meglio. Se lo fa bene lavora la maggioranza. Di certo non è più quella di Tony Augello e Teodoro Bontempo”.

Città allagata con un po' di pioggia prevista e aziende pubbliche al concordato fallimentare. Che succede al Movimento Cinque Stelle?
“Sta accadendo ciò che era ampiamente previsto. Non ha una classe dirigente adeguata e si vede nei continui cambi di assessori. Tentano di portare avanti dei progetti che avevano scritto e semplificato nel programma, ma un conto è giocare a Monopoli e Sim City altro è amministrare Roma. Devono smetterla di giocare. E poi stanno implodendo: un Municipio l'hanno perso e altri due sono sull'orlo della caduta. Se arriverà ai 5 anni, e non ne sono sicuro, sarà stremata. Il ciclone Irma viene e passa la Raggi dura 5 anni. Anche chi l'ha votata per stanchezza politica sta tornano indietro. Non riesce a far sognare. Anche se io ho lavorato con la Meloni ho sperato che Raggi e la sua Giunta facessero qualcosa”.

E Fratelli d'Italia ha fatto shopping di fuoriusciti a 5 Stelle...
“Con noi sono passati 4 eletti nei Municipi: Grosseto, Giorgi, Pace e Geretto. Altri passaggi non ce ne sono stati tranne uno nel Gruppo Misto. Vengono da noi perché siamo una realtà che guarda al futuro e che premia le aspirazioni. Se ci fosse stata Giorgia non saremmo stati così. Chi è nel Movimento e non è di sinistra sceglie Fratelli d'Italia”.

Passiamo alla Regione, dove lei è a all'opposizione. Un breve bilancio di 5 anni di Zingaretti e che clima elettorale si prepara? Chi sarà il vostro candidato?
“Non lo chiedete a Fabrizio Santori e  Fratelli d'Italia. Andate in un pronto soccorso e chiedete a chi è in attesa. Oppure a un anziano che deve fare una visita e la farà tra un anno. La sanità assorbe oltre il 70 per cento del bilancio regionale e se la sanità fa schifo, giudicate voi il governo Zingaretti. Per non parlare di trasporti e rifiuti, altri temi fondamentali sui quali la Regione è stata assente. Basta leggere il programma elettorale e non si troverà neanche un punto che è stato assolto. Il clima elettorale è acceso ma anche propositivo. Sentiamo la responsabilità del territorio, si respira un forte vento di centrodestra nel Paese e nella Regione e ci presenteremo con le nostre idee, la giusta squadra e le persone. Onestà e competenza sono le nostre parole d'ordine”.

E il vostro candidato?
“Rispecchierà le nostre idee”.

Un ritorno di Renata Polverini?
“Non scherziamo, esperienza chiusa. Noi cerchiamo una persona seria che duri 5 anni”.

E con Forza Italia troverete un accordo?
“Si starà insieme, almeno alla Regione. Con Forza Italia c'è un ottimo dialogo”.

Dica la verità Santori: sogna un election day con Camera, Senato, Regione e magari Comune di Roma?
“Sì. Per il bene di Roma, sarebbe bene cambiare davvero e dare risposte concrete”.

Ultimissima domanda. Quanta guadagna un consigliere regionale?
“Settemila e 800 euro al mese. Io ho rinunciato al minivitalizio regionale, quello che sta per scattare alla Camera il 15 settembre e quello che in Regione si guadagna dopo i 65 anni. Noi prendiamo il 40% di quello che guadagnava la precedente legislatura. E' uno stipendio alto rispetto al Paese ma la politica seria deve essere ben retribuita. Io sono pronto a un'ulteriore riduzione e abbattimento di altri privilegi. A proposito di meriti nella politica e di politica dei meriti: il prossimo 23 presenterò ad Atreju il mio libro che affronta il tema su come misurare appunto il merito in politica e l'addio al Manuale Cencelli”.