Roma

Clan Spada condanne: è mafia, tre ergastoli e 147 anni di carcere

La sentenza arriva dopo 10 ore di camera di consiglio: il clan Spada è associazione mafiosa. Ergastolo per Carmine, Roberto e “Marco”

Maxi processo al clan Spada di Ostia, per la Corte d'Assise di Roma costituisce "un'associazione per delinquere di stampo mafioso" ed ha accolto le richieste dei pm Mario Palazzi e Ilaria Calò: ergastolo per Carmine Spada, detto "Romoletto", Roberto Spada e Ottavio Spada, detto "Marco", e 147 anni di carcere per gli altri imputati.

Il verdetto tanto atteso è arrivato dopo 10 ore di camera di consiglio. Il procedimento chiuso oggi, martedì 24 settembre, in primo grado è legato alla maxi-operazione delle forze dell'ordine, denominata 'Eclissi', che il 25 gennaio 2018 portò agli arresti di 32 persone legate al clan Spada, per la maggior parte ritenute, secondo i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia della Capitale, componenti di un'associazione per delinquere di stampo mafioso. Tra gli episodi contemplati nel capo di imputazione, c'è anche il duplice omicidio di due esponenti di un clan rivale, 'Baficchio' (Giovanni Galleoni) e 'Sorcanera' (Francesco Antonini), avvenuto il 22 novembre del 2011, di giorno e nel centro di Ostia.

Da qui la condanna all'ergastolo dei tre Spada: il boss Carmine, detto “Romoletto”; il fratello Roberto, noto alle cronache per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi nel novembre del 2017; e il nipote Ottavio, detto “Marco”.

Per gli altri 24 componenti e affiliati, riconducibili al clan Spada di Ostia, la corte d'assise ha condannato diciassette imputati, per un totale di 147 anni di reclusione. La corte d'assise ha condannato a 16 anni di reclusione Ottavio Spada, detto "Maciste", a 9 anni Nando De Silvio, detto "Focanera" e a 10 anni a Ruben Alvez del Puerto, anche lui coinvolto nell'aggressione al giornalista Rai di Nemo. Assolti in 7: Armando Spada, Enrico Spada, Roberto Spada detto "Zibba", Francesco De Silvio, Samy Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.

"Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c'è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell'ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura". Lo ha detto il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, commentando la sentenza della corte d'assise.

"Sentenza Spada, vince lo Stato, perde la mafia. Vincono i cittadini! #Ostia", scrive invece in un tweet il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Al termine del processo ha parlato anche Mario Girardi, avvocato difensore di Carmine Spada, condannato all'ergastolo: "Sono indignato, è una follia vera. Questa decisione è una vergogna, non condivisibile in alcuno aspetto".