Roma

Il Comune cancella via Modesta Valenti. Caccia ai furbi della residenza virtuale

E' un condominio assolutamente virtuale ma negli ultimi anni la densità abitativa è salita alle stelle. Inizialmente ha ospitato senza casa e barboni ma poi la popolazione si è arricchita di padri separati, manager in disgrazia, disoccupati disperati ma anche professionisti la cui vita è stata devastata dalla crisi.
Dopo 13 anni di "onorato servizio", chiude i battenti via Modesta Valenti dal numero 1 al numero 21, la residenza degli ultimi e dopo la crisi anche dei disperati. Nel palazzo virtuale dove la burocrazia ha dato una casa "tecnica" a migliaia di persone (si calcola siano arrivate a oltre 11 mila) , c'è pure chi ci è arrivato per frodare il fisco, arrivando a sfruttare un meccanismo tecnico inaugurato nel 2002 per collocare la reisdenza di una società in una via dove il Comune ha spedito i senza dimora per dar loro un documento.
Lo scorso 11 agosto, infatti, la Giunta comunale ha votato una delibera com la quale cancella la via "teorica" intestata a una barbona dai toponimi di Roma: chi non ha niente verrà ospitato virtualmente dalgli uffici anagrafici presso cinque associazioni di volontariato: Caritas Diocesana, autorizzata per due sedi (via delle Zoccolette 19 e Via Marsala 109), la Comunità di Sant’Egidio (via Dandolo 10), l’Associazione Centro Astalli (via Astalli 41), Focus-Casa dei Diritti Sociali (via Giovanni Giolitti 225), L’Esercito della Salvezza (via degli Apuli 39).
Spiega il Comune di Roma: "Ogni Comune italiano dispone di un indirizzo anagrafico convenzionale per i senza fissa dimora, a Roma dal 2002 l’apposito domicilio “via della Casa Comunale” è divenuto “Via Modesta Valenti”, in memoria di un’anziana homeless deceduta per omissione di soccorso.
Nel corso degli anni però si sono registrate delle anomalie. Sono stati riscontrati casi di iscrizioni di società e imprese intestate a persone senza fissa dimora, domiciliate in via Modesta Valenti. Un’irregolarità compiuta nel tentativo di aggirare oneri fiscali o pignoramenti sul quale sta indagando la magistratura. Per contrastare questo abuso è in corso un lavoro congiunto tra Campidoglio e Camera di Commercio che sta portando alla cancellazione delle imprese con domicilio sospetto dai registri della CCIAA. La delibera votata ora dalla giunta prevede che il domicilio fittizio non possa essere valido come sede legale di società o imprese.
Il testo prevede inoltre che ogni anno il Dipartimento Politiche Sociali del Campidoglio possa procedere ad autorizzare alla concessione di domicilio fittizio anche eventuali altre associazioni che operano nel settore dell’assistenza ai senza fissa dimora. L’iscrizione anagrafica potrà avvenire negli uffici demografici dei 15 Municipi esclusivamente attraverso il modello di nulla osta fornito dagli uffici di Roma Capitale. Le singole associazioni inoltre dovranno confermare annualmente, pena la decadenza del servizio, il rapporto di assistenza con le persone iscritte al loro domicilio fittizio".
Via Modesta Valente non c'è più.