Il Comune di Roma è abusivo e non paga i debiti. La storia incredibile
L'area che rende al Campidoglio 30 mila euro al giorno è della Fondazione Piccolomini
Il Comune di Roma è abusivo e non paga il canone. La storia incredibile è quella del parcheggio di largo Cardinal Micara, un'area a ridosso di San Pietro che tra pullman turistici e auto dà oltre 30 mila euro al giorno di rendita commerciale.
Una battaglia legale conclusa nel 2005 con una sentenza che stabilisce ha stabilita la proprietà dell'area alla Fondazione Piccolomini, che da sempre sostiene gli artisti teatrali anziani e indigenti grazie alle rendite degli immobili lasciati in eredità dal conte-attore Nicolò Piccolomini.
E non solo il Campidoglio è abusivo ma dopo la sentenza ha smesso anche di pagare il canone di affitto di 2500 euro l'anno. E così, per difendere l'ente di beneficienza degli artisti i vertici della Fondazione hanno lanciato l'ultimatum: “Se non arrivano i denari che il Comune deve alla Fondazione - spiega la Presidente, Benedetta Buccellato - il nostro Ente di beneficenza corre il rischio di chiudere”. All’orizzonte si profila una massiccia mobilitazione da parte del mondo degli artisti. “Tutti sapranno che il Comune trattiene i soldi destinati agli attori anziani indigenti e non sarà certo una bella figura per l’Amministrazione capitolina”, avverte Massimo Reale, in prima linea nella difesa dei diritti dei colleghi in difficoltà.
La politica fa finta di niente
La politica sembra intanto uscita dalla narcolessi: “Bisogna stabilire una cifra più alta”, dichiara il presidente della Commissione Trasparenza capitolina, Marco Palumbo, al web magazine Passaggi Mag. Attualmente il dossier è sul tavolo del Dipartimento Patrimonio e sono in corso verifiche tecniche assieme alla VII Commissione presieduta dalla pentastellata Valentina Vivarelli: “Stiamo lavorando - dice - per risolvere il tutto quanto prima, in vista di una prossima Commissione congiunta con la Mobilità”.
Dunque, il Comune fa il giro largo: invece di liberare l'area, cerca la soluzione dell'aggiornamento del canone. Intanto basterebbe pagare almeno i debiti.