Roma

Il curriculum del Legionario rispunta dal torrente. Chi era Aulo Virgio Marso, fedelissimo dell'Imperatore

Il volume di Enzo Perrotta ricostruisce da un'epigrafe la storia e le vicende di un militare vissuto nel I Secolo dopo Cristo. La recensione

Dopo duemila anni spunta dal letto di un fiume un monumento funebre di un legionario romano che ora diventa eroe di un libro. Aulo Virgio Marso, questo il nome del militare vissuto nel I secolo dopo Cristo, nato nel territorio dei Marsi, la cui vita e carriera era stata sepolta per millenni.

Edito da Edizione Croce, è in libreria il romanzo storico ispirato alla sua storia, “Aulo Virgio Marso. Legionario romano” scritto da Enzo Perrotta.

Una storia millenaria riemersa 50 anni fa

Circa cinquant'anni fa, tra i ciottoli del torrente Tavana, nel comune di Lecce dei Marsi, dopo un temporale sbuca una pietra bianca diversa dalle altre: sulla parte frontale c'è una scritta. Si tratta di una lunga epigrafe, che risulterà poi di notevole importanza storica, che riporta i dati di un personaggio illustre, nato precisamente nel “Vicus Anninus”, uno dei villaggi dell'antica popolazione dei Marsi, che diventò legionario in Siria, nella III Legione Gallica, e fu poi prefetto in Egitto. A Roma divenne “militum in praetorio” e lavorò a contatto con gli imperatori Augusto e Tiberio.

Nel romanzo il legionario torna a nuova vita

Da questa scoperta casuale parte un lavoro di ricerca certosina, ricostruzione, analisi delle fonti e, insieme, di creatività intellettuale. La vita di quest'uomo caduto nell'oblio, era troppo intrigante per non tentare l'illusione di riviverla. “Fu allora che iniziai a sentire delle voci interiori che mi suggerivano di intensificare il legame medianico che mi univa ad Aulo da un cinquantennio, sviluppare il rapporto spirituale ed effettiva, al fine di identificarmi nel suo personaggio, riuscire ad osservare il mondo di allora con i suoi occhi, nel farmi condurre per mano nei suoi ricordi” scrive l'autore nell'introduzione del libro.

Chi è Enzo Perrotta

Laureato in storia romana, Enzo Perrotta, al suo secondo libro dopo “Lecce nei Marsi prima e dopo il 13 gennaio 1915”, nato e cresciuto a Roma, originario proprio di Lecce nei Marsi, regala una vera e propria dichiarazione d'amore alla sua terra. Nello stesso tempo, compie un'operazione di ricomposizione della memoria collettiva, quella di un territorio che sente profondamente la propria identità. Enzo Perrotta ritrova così il patrimonio di una comunità, attraverso il quale potersi riconoscere e identificare.

Persino la scelta del linguaggio, familiare, popolare, addirittura al latino volgare, serve a favorire una modalità intima e personale di leggere la storia. Contestualmente all'uscita del volume, il Comune di Lecce nei Marsi ha intitolato una strada ad Aulo Virgio Marso. E ora, si attende la registrazione del primo nato che porterà il nome “Aulo”.