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Roma
Il dramma dell'Atac che rimane a piedi. Tram fantasma, ne circolano 65 su 164

Solo 65 dei tram a disposizione del parco Atac circolano sui binari, su un totale di 164: in pratica molto meno della metà. La tragedia di un trasporto pubblico ridotto all'osso sta tutta in una manciata di numeri: sono 734 i mezzi di superficie fermi, la differenza tra i 2.114 del parco mezzi a disposizione e i 1.380 di quello utilizzato giornalmente. Nello specifico, 168 sono tram filobus e bus elettrici non utilizzabili, 230 vetture per mancanza di materiale e 336 per lavorazioni varie. Mentre sono 96 i treni usati ogni giorno per le metro A, B e C, rispetto ai 106 disponibili, e 53 quelli delle ferrovie concesse su 72 a disposizione. Sui 1.303 bus circolanti giornalmente quelli a gasolio sono 1.020, a metano 280 e quelli elettrici 3.
Di fronte a questo dramma, l'Atac annuncia la sua missione impossibile per il 2016: centocinquanta autobus in più sulle strade entro la fine dell'anno e zero evasione in metropolitana. Sono due degli obiettivi del piano illustrato dall'amministratore unico Armando Brandolese e del dg Marco Rettighieri.
In particolare, per quanto riguarda il contrasto all'evasione tariffaria, "stimata intorno al 25% medio sull'intera rete Atac" si punta ad azzerare il tasso di evasione sulla metropolitana entro l'anno.
Per le linee di superficie e quelle ferroviarie Atac "implementerà una serie di azioni che puntano ad arrivare alla fine dell'anno con un tasso di evasione dimezzato rispetto a quello medio". Nelle politiche di contrasto saranno previsti un uso massiccio della tecnologia e pratiche di “success fee” al fine di aumentare il numero di persone impiegate nella verifica.
"Stiamo lavorando affinché fra aprile e maggio torni il tram 3 nel tratto fra Piramide e Trastevere" annuncia il direttore generale che poi avverte: "Chi non raggiunge gli obiettivi che la società dà non può rimanere all'interno dell'azienda. Non lo dico io ma il buonsenso industriale. Io non ho la scure o l'accetta come ha scritto qualcuno. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile".
Dalla prossima estate prenderanno il via i lavori straordinari sulle metro A, B e B1 che prevedono tra l'altro la sostituzione dei binari, delle massicciate ferroviarie e della linea elettrica. Per quanto riguarda le risorse, spiegano dall'azienda, "la nuova amministrazione è riuscita a reperire fondi sufficienti a iniziare a colmare il gap", relativo al fatto che le infrastrutture della metropolitana "soffrono di un deficit manutentivo che si è cumulato nell'arco di numerosi anni, durante i quali non è stato possibile disporre delle risorse necessarie per gli investimenti".

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