Roma

Il funerale del senzatetto "tifoso"
celebrato dall'elemosiniere del Papa

Il senzatetto viveva accanto al colonnato di San Pietro, era conosciuto come "Robertino" e amava il calcio

Nella parrocchia San Pio X l'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, ha dato l'ultimo saluto a Roberto Mantovani detto “Robertino”, senzatetto 64enne tifoso dell'Hellas Verona che ha trascorso parte della sua vita in Piazza della Città Leonina, dietro al colonnato di San Pietro.

Non è morto per freddo perché, negli ultimi tempi, aveva ascoltato la voce dei volontari e, dopo tante polmoniti, si era trasferito al dormitorio di Binario 95 alla Stazione Termini. A salutarlo in mattinata nella parrocchia romana c'erano le persone che gli sono state accanto, dalla Comunità di Sant'Egidio ai volontari di Natale 365, agli ispettori di polizia che proprio nella Piazza della Città Leonina hanno il loro ufficio.

Ha presieduto il funerale il cardinale Krajewski, concelebrando con il cardinale George Pell, monsignor Arthur Roche, segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e una decina di sacerdoti. “Era una persona allegra, solare, nei pranzi che facevamo faceva ridere tutti”, ricorda a Vatican News il cardinale Krajewski. Ecco perché, aggiunge, “era coccolato” da chi lo conosceva. Si faceva voler bene, “donava - fanno sapere dalla Comunità di Sant'Egidio - le maglie di alcune squadre di calcio che teneva nella sua valigia”. Il calcio era la sua passione. Originario di Oppeano, paese del veronese nel quale sarà sepolto accanto ai genitori, aveva avuto un passato nell'Hellas Verona ma un infortunio gli aveva impedito di andare avanti con la carriera.