Roma
Il ministro Lollobrigida “brinda” a Subiaco Capitale italiana del libro 2025. Superate anche Grottaferrata, Ischia e Sorrento
Nel cuore palpitante del collegio elettorale del ministro Lollobrigida arriva una strenna natalizia e i relativi fondi. Subiaco Lolligrad con 2 librerie è in festa
Aveva 12 anni quando il ministro Francesco Lollobrogida entrò nella sezione Msi di Subiaco e da allora il paese del santuario di San Benedetto ma anche di Lucrezia e Cesare Borgia e persino di Francesco “Ciccio” Graziani ha dovuto attendere ma alla fine ce l'ha fatta: sarà Capitale del libro 2025.
Sebbene abbia un Mondadori Point e una cartolibreria e una biblioteca comunale con una storia lunga poco più di 40 anni, il paese del ministro e della zia di secondo grado Gina Lollobrigida, avrà l'onere di essere il Centro dal quale far partire la campagna per invitare i pigri lettori italiani a concentrarsi meno sui social e più sulla lettura dei libri veri, quelli di carta.
L'annuncio del ministri Giuli
A dare l'annuncio che i quasi 9 mila abitanti del Comune dell'Area Metropolitana, incastonato a est della Capitale, beneficerà di un finanziamento straordinario per rappresentare l'Italia che legge nell'anno del Giubileo, è stato il ministro della Cultura Alessandro Giuli nella Sala Spadolini del ministero della Cultura.
Subiaco "uber alles"
Subiaco “la colta” ha superato la concorrenza delle altre città finaliste, tra cui Grottaferrata, Ischia Macchiagodena, in provincia di Isernia, Mistretta a due passi dal ponte sullo Stretto di Messina e persino la celeberrima Sorrento.
Tutti i santi di Subiaco
Già consigliere comunale di quella che è stata soprannominata Lolligrad, ora Subiaco ha una serie di santi da festeggiare e ringraziare: San Benedetto per il “sacro speco” e il laghetto, Santa Scolastica e San Francesco per il convento, il ponte a lui dedicato e “San Francesco Lollobrigida”. Il miracolo è compiuto.
Le "motivazioni" di Giuli e la sinfonia delle memorie
"Alla città vincitrice vanno i nostri complimenti, alle altre città concorrenti va comunque il nostro plauso, con l'invito a perseverare nella promozione della lettura, antidoto alla povertà educativa e culturale e sicuro viatico per il progresso civile ed economico di ogni comunità". Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia di proclamazione del titolo di capitale italiana del Libro 2025, andato a Subiaco, comune in provincia di Roma.
Così come per "la Capitale italiana della cultura e della Capitale italiana dell'arte contemporanea", anche il titolo di capitale italiana del Libro, ha spiegato Giuli, "vuole celebrare le città d'Italia come centro propulsore della nostra civiltà. Prima e più che nel resto d'Europa, le città hanno infatti contribuito a disegnare la geografia politica e culturale della nostra nazione, i suoi territori, le sue popolazioni, nella sua peculiare sinfonia di memorie, di costumi e di tradizioni".
E "Lollo" dà l'anuncio di una nuova scoperta dell'America
“Il 29 ottobre 1465, Cristoforo Colombo aveva 14 anni e forse già immaginava di solcare gli oceani ma solo 27 anni dopo avrebbe scoperto l’America. In un comune italiano due monaci tedeschi arrivati da Magonza stampavano la Grammatica del Lattanzio primo testo realizzato con le innovative tecniche di Gutenberg in Italia. Un vero miracolo tecnologico che ha cambiato la storia rendendo fruibile il libro. Questo miracolo non poteva che avvenire in un Monastero Benedettino, il primo del pianeta, dedicato a Santa Scolastica sorella del Patrono d’Europa. I monaci avevano protetto e tramandato la cultura classica trascrivendo pazientemente per secoli gli antichi testi e garantendo alla Civiltà Occidentale di sopravvivere a guerre e catastrofi di ogni genere. Per realizzare una sola copia di un libro impiegavano, prima di allora, anche due anni di quotidiano lavoro e possedere un testo era fortuna garantita a pochissimi. Da quel momento cambiò tutto e la stampa si diffuse rapidamente accelerando tutti i processi di innovazione che hanno portato alle conquiste più moderne. Subiaco dove nacque la regola benedettina, Ora et Labora e fu origine dell’idea moderna di Europa oggi viene riconosciuta Capitale del Libro per il 2025.
Ho avuto la fortuna di nascere a Subiaco e studiare tra quegli antichi libri respirando valori protetti da un ordine millenario capace di raccogliere sempre le sfide più moderne. Il simbolo vivente del significato più alto della tradizione conservatrice. Sono orgoglioso della mia città”.