Roma
Lo stadio della Roma "spacca" la città. Incredibile: promosso dagli juventini
di Fabio Carosi
Duemila voto validi in pochi giorni e un verdetto rompicapo. Sul terzo stadio della città, quello che Pallotta&Parnasi vorrebbero realizzare nell'area di Tor di Valle, i romani sono dubbiosi: la metà lo vorrebbe, l'altra nutre sospetti sull'efficacia e sull'utilità e lo boccia. Dunque, il 49,6 per cento ha detto sì, mentre il 49,4% ha votato no. E a trainare il fronte del calci sono i romani di fede romanista.
"E' un caos di assoluta parità - spiega il sondaggista Gianluca Borrelli di Termometro Politico che ha realizzato il sondaggio in collaborazione con affaritaliani.it e RadioRadio - ma è pur vero che il campione che abbiamo estratto dalla massa di voti che sono giunti è "anomalo" rispetto ai consueti sondaggi ma rappresenta una fotografia che ci aspettavamo per quanto riguarda l'interesse al tema . Infatti il 5% dei voti è arrivato da donne e il 95 per cento da uomini, il che lascia dedurre che l'interesse della signore sia scarsissimo e che lo stadio sia un tema "da maschi", tifosi e non".
E a guardare per quale squadra batte il cuore di chi ha votato emergono dati interessanti sulla popolazione dei tifosi romani. Ben il 50 per cento è schierato con la squadra di Garcia, mentre i laziali sono al 21% anche se rappresentano il doppio degli juventini, seguiti dal 5% che tifa Inter e solo un 2% che invece segue le vicende del Milan.
Il far play è una chimera. Sempre a leggere i dati del sondaggio, emerge anche uno schieramento che somiglia più alla politica che al calcio: "Ci aspettavamo una risposta simile - aggiunge Borrelli - ma non in questa misura. L'antagonismo tra Roma e Lazio è così forte che il 73% dei biancazzurri è contro lo stadio, mentre il 26 per cento lo approva. Diverso il discorso se si analizza la popolazione che tifa Juventus dove i contrari scendono al 69 per cento e i favorevoli al 31. Insomma, per chi guarda da lontano potremmo dire che la valutazione è più serena e meno sostenuta dall'antagonismo calcistico".
Ovviamente tra i romanisti il nuovo stadio di Tor di Valle è sentito quasi come un'esigenza primaria. Lo vogliono il 74 per cento di coloro che hanno votato mentre dice no praticamente un quarto del campione, il 25%. Risibili gli astenuti che si fermano all'uno per cento e che, volendo, devastare le logiche e le regole dei sondaggi, su un campione di 2000 persone si riduce a poco più di un conducente di un motorino e del passeggero.
Interessante è invece la frequenza con la quale i partecipanti al sondaggio seguono le vicende della loro squadra vivendo da vicino. A leggere il dato, viene da pensare che la speranza di Pallotta di riempire tutti i posti del terzo stadio sia vana e che la scelta di ridurre i seggiolini rispetto all'Olimpico sia frutto di attenta valutazione. L'1 per cento dei tifosi ha infatti affermato di andare allo stadio tutte le domeniche, mentre il 10% segue la squadra del cuore in casa, il 28% si sceglie lo spettacolo con attenzione alla rilevanza e il 35% lo fa solo quando ha tempo o la famiglia lo permette. Su 100 intervistati, infine, il 26 per cento allo stadio non ci mette piede neanche una volta l'anno.