Roma

Il Papa incontra i frati Francescani. "Chiese con porte chiuse sono musei"

"E' bello ritornare a contemplare Gesù e i segni di questo legame". Così Papa Francesco durante l'udienza generale a Piazza San Pietro dove sono convenuti anche i novizi Francescani. Il Santo Padre ha poi esortato le parrocchie all'accoglienza: "Le chiese con le porte chiuse non si debbono chiamare chiese, ma musei".
"Nei Vangeli - ha poi riassunto - l'assemblea di Gesù ha la forma di una famiglia ospitale, non di una setta esclusiva: vi troviamo Pietro e Giovanni, ma anche l'affamato e l'assetato, lo straniero e il perseguitato, la peccatrice e il pubblicano, i farisei e le folle. E Gesù non cessa di accogliere e di parlare con tutti, anche con chi non si aspetta piu' di incontrare Dio nella sua vita". Secondo il Papa, questa "è una lezione forte per la Chiesa! I discepoli stessi sono scelti per prendersi cura di questa assemblea, di questa famiglia degli ospiti di Dio".

Papa Francesco ha salutato e incoraggiato i 2000 ragazzi della Gifra in pellegrinaggio a Roma e presenti oggi all'Udienza Generale. "La visita alla Citta' Eterna - ha detto loro il Papa - vi aiuti a riscoprire il senso cristiano della festa come momento di incontro con Dio e di comunione con i fratelli". "Come Francesco e i suoi primi compagni, anche la Gioventu' Francescana vuole mettersi in cammino verso Roma per salutare il nostro Papa e aprire le orecchie e il cuore per assaporare e far nostro cio' che Sua Santita' ci donera'", aveva dichiarato nei giorni scorsi la presidente nazionale, Lucia Zicaro, esprimendo "il desiderio profondo di farsi ascoltatori e servi umili di Cristo, raccogliendo come dono prezioso le parole e insegnamenti del Santo Padre. L'augurio per loro e' che questo momento sia pura grazia e aiuto a predisporre il cuore per un fruttuoso Anno Missionario: "la Madre Chiesa possa essere per il cammino di ognuno di noi luce e guida".

Ai giovani di piazza San Pietro, presenti anche dalla diocesi di Chivari con il vescovo Tanasini e da quelle di Mantova, con il vescovo Busti, ma anche agli sposi novelli e ai malati che partecipavano all'incontro, Bergoglio ha ricordato che "oggi celebriamo la memoria liturgica del gesuita San Pietro Claver, patrono delle missioni d'Africa". "Cari giovani - ha esortato il Papa - il suo instancabile servizio agli ultimi vi sproni a scelte di solidarieta' verso i bisognosi; il suo vigore spirituale aiuti voi, cari ammalati, ad affrontare la croce con coraggio; il suo amore per Cristo sia modello per voi, cari sposi novelli, affinche' l'amore sia il centro della vostra nuova famiglia".