Roma
Il Papa le benedice gli occhi. Un "miracolo" per la piccola Lizzy
La bimba malata è affetta da una malattia che la renderà cieca e sorda
“Grazie all’Unitalsi di Roma per la splendida accoglienza che ci ha riservato in questi giorni e per averci dato la possibilità di incontrare Papa Francesco. Speriamo di riuscire a rispondere al loro invito di andare presto a Lourdes in pellegrinaggio. Quello che è accaduto in questi giorni è stato un vero e proprio miracolo, nostra figlia Lizzy ha avuto l’opportunità di incontrare il Pontefice che le ha benedetto gli occhi. Noi l’abbiamo ringraziato regalandogli un frammento di meteorite che abbiamo raccolto in Ohio”.
Lo hanno detto Steve e Christine Myers, genitori della piccola Elizabeth (Lizzy) che giovedì mattina ha incontrato durante l’Udienza Generale Papa Francesco. Lizzy, arrivata a Roma dall’Ohio, è affetta da una malattia genetica rara (Sindrome di Usher – Tipo B) che presto la renderà cieca e sorda.
"La piccola aveva espresso il desiderio di potere vedere almeno una volta il Pontefice. Attorno a questo suo desiderio si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà che ha portato a Roma la piccola Lizzy con la sua famiglia per potere incontrare Papa Bergoglio. Con Lei anche il papà Steve, la mamma Christine e la sorellina Kayla. L’Unitalsi di Roma si è messa a disposizione della famiglia in occasione del loro soggiorno romano e li ha accompagnati all'udienza generale di Papa Francesco. La Turkish Airlines ha fatto dono alla famiglia Myers dei biglietti aerei per arrivare nella Capitale, mentre l'ospitalità è stata offerta dall'Appia Antica Resort.
"Una storia commovente che ci ha coinvolti anche emotivamente. Abbiamo messo a disposizione della famiglia Myers i nostri mezzi per l'incontro con il Pontefice e per fare comprendere ai genitori di Lizzy che non sono soli nella battaglia contro questa terribile malattia”, spiega Emanuele Trancalini, presidente dell'U.N.I.T.A.L.S.I. di Roma. “Con il nostro Progetto Bambini spesso siamo al fianco di famiglie che devono affrontare il dramma della malattia di un figlio e per questo sappiamo che la prima cura per loro è quella di non lasciarli soli. Abbiamo anche invitato la famiglia Myers a Lourdes in occasione del nostro consueto pellegrinaggio di ottobre per fare insieme un cammino di speranza e di fede".