Il primo film per vedenti e non vedenti, è “Il colore dell’erba”
L’11 e 12 luglio un’esperienza sensoriale unica da gustare a occhi chiusi
Arriva il primo film per vedenti e non vedenti, da guardare a occhi chiusi, immergendosi in un autentico “paesaggio sonoro”. Un’esperienza sensoriale unica che apre un nuovo, significativo capitolo nel mondo del cinema. Stiamo parlando de “Il colore dell’erba”, un’opera straordinaria che si avvale del contributo speciale del sound designer Mirco Mencacci, istituzione nel mondo del sonoro, già collaboratore di Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek, e Michelangelo Antonioni.
Assieme alla regista Juliane Biasi Hendel, al team Indyca e a Niki La Rosa, compositore delle musiche, Mencacci ha ricreato un universo sonoro che riproponesse il mondo delle sue giovani protagoniste, due ragazze cieche, e che, per la prima volta al cinema, permettesse di unire nella visione vedenti e non vedenti. La regista ha invitato gli spettatori vedenti ad assistere al film bendati e chi ha accettato la sfida è stato partecipe di non poche sorprese.
Frutto di un lavoro di oltre quattro anni, “Il Colore dell’Erba” racconta la storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime ragazze non vedenti in cammino verso l’indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono le stesse di quelle di tutti i loro coetanei. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse ed è metafora dell’adolescenza, età rivoluzionaria e delicata in cui si lascia per la prima volta la propria casa d’infanzia per affrontare il mondo in modo indipendente.
“Le protagoniste mostrano come la “paura del buio” riguardi tutti” spiega la Biasi Hendel “e il film restituisce questa universalità anche da un punto di vista formale. Mi piace scoprire nuovi mondi e anche l’adolescenza lo è” afferma la regista. “E’ un’età in cui la paura dell’ignoto invade e al tempo stesso spinge a conoscere il mondo. Giorgia e Giona diventano un esempio vivente di come questa paura possa essere affrontata, qualunque sia la sfida, per riscoprirsi ancora più forti”
L'immagine della locandina creata dal grafico Daniele Catalli, è un'altra particolarità di questo progetto sperimentale: vera e propria opera artistica tridimensionale realizzata in edizione limitata e ora in vendita, è stata pensata per rivoluzionare il concetto di immagine permettendo al pubblico di interagirvi.
L’idea è stata fortemente sostenuta da Indyca che per “Il colore dell’erba” cura anche la distribuzione e che, fin dalla sua fondazione, ha sviluppato progetti con un approccio sperimentale specializzandosi in film d’autore e documentari creativi.
Il film sarà proiettato al cinema Farnese domenica 11 luglio e in replica lunedì 12, giorno in cui in sala sarà presente la regista assieme al sound designer Mirko Mencacci per raccontare a fine proiezione la particolare costruzione dell’opera.