Roma

Il rifugio per animali di Sant'Angelo Romano: un'oasi che rischia di chiudere

Riziero Ippoliti

La direttrice: “Diamo un rifugio agli animali. Ma ora siamo in difficoltà economica e rischiamo di chiudere. Ogni aiuto è ben accetto”

A Sant'Angelo Romano esiste un rifugio sicuro per i cani e i gatti randagi del territorio. Una casa accogliente in cui possono trovare cibo, cure e anche una nuova famiglia. Si tratta dell'associazione Logos, una realtà animalista che sta attraversando un momento di difficoltà: l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità ha colpito anche questa associazione, come spiega la direttrice Francesca Albanese.

L'associazione ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese. “Ringraziamo dal profondo del cuore le tante persone che ci hanno e ci stanno aiutando - si legge sulla pagina di Facebook - mandando donazioni , cibo , farmaci , aiutandoci nelle condivisioni:ogni aiuto è prezioso e fondamentale per andare avanti e superare anche questo brutto momento”.

“Tra i tanti recuperi, le cure e l'aumento dei costi - spiega la direttrice - abbiamo dovuto sostenere spese importanti e non riusciamo a ripagare i debiti. Siamo un'associazione privata: andiamo avanti con le donazioni dei cittadini e con i nostri risparmi”.

Di cosa si occupa la vostra associazione?

“Noi siamo a Sant'Angelo Romano e abbiamo un piccolo rifugio. Al momento gestiamo 37 cani e 5 colonie feline. Al rifugio teniamo 15 cani, mentre gli altri stanno in degli stalli a pagamento nelle vicinanze. Due sono disabili: stanno sul carrellino. Uno a seguito di un incidente stradale, lo abbiamo trovato morente in strada. L'altra l'abbiamo trovata che aveva la zampine posteriori in cancrena, perché era finita in una tagliola per volpi”.

Accogliete quindi principalmente cani randagi?

“Noi accogliamo i cani che troviamo sul nostro territorio e anche quelli che vengono segnalati perché in gravi difficoltà o perché in pericolo di vita o che hanno problemi di salute: rogna, lesmania ecc. La nostra associazione recupera e cura questi finché non trovano una famiglia che li voglia adottare. Se sono cuccioli, li diamo in adozione solo dopo averli sterilizzati, vaccinati e microchippati. E poi monitoriamo la loro salute, con analisi del sangue, antiparassitari, profilassi. Cerchiamo di farli stare il meglio possibile”.

Vi occupate anche di altro?

“Aiutiamo le famiglie indigenti del territorio, tramite una convenzione che abbiamo fatto con il Banco Alimentare del Lazio. Quindi aiutiamo anche famiglie in difficoltà”.

In questo momento la vostra associazione sta attraversando delle difficoltà?

“Sì, purtroppo in quest'ultimo periodo sono stati fatti tanti recuperi di cani che erano quasi in fin di vita o comunque molto malati, che hanno richiesto cure più importanti e di essere seguiti. Alcuni hanno avuto bisogno di ricoveri più lunghi in clinica. A questo si aggiunge l'aumento del costo del cibo, senza contare i vari integratori. E poi alcuni cani che non sono stati bene, altri dovevano fare i controlli e cicli di terapie. Improvvisamente quindi si sono verificati degli eventi tutti insieme, il che ci ha portato ad una situazione di difficoltà importante”.

Avete dovuto sostenere spese importanti?

“Nei primi due mesi di quest'anno abbiamo avuto spese per un totale di 8000 euro, tra cibo, stalli cure mediche e tutto il resto. Non siamo neanche riusciti a coprire tutti questi debiti che abbiamo dovuto fare, a causa delle situazioni che si sono verificati tutti insieme”.

Il Comune di Sant'Angelo Romano vi aiuta?

“Ci ha aiutato perché il terreno dove sorge il rifugio ce lo ha dato in comodato d'uso gratuito. Inoltre per tutto il 2022, il Comune ci ha dato un piccolo contributo di 2000 euro per i cani e anche per i pacchi alimentari. Noi mensilmente andiamo al Banco alimentare del Lazio, alla sede sulla Tuscolana, i pacchi alimentari. E ogni volta per andare dobbiamo affittare un furgone che costa dalle 70 agli 80 euro. Tra i cani e questi servizi ci viene data questa cifra, una volta l'anno”.

L'area metropolitana di Roma invece vi aiuta?

“Purtroppo no, perché non rientriamo nell'area metropolitana. Spesso l'area metropolitana mette a disposizione croccantini o altro: ma sono destinati a volontari e associazioni che fanno parte dell'area. Sarebbe un grande aiuto”.

Cosa vi servirebbe?

“Noi chiediamo qualsiasi tipo di aiuto. Cibo e altro. Se ci viene donato, noi non lo compriamo e per noi è un gran risparmio. Noi abbiamo anche cagnolini che devono mangiare cibi particolari, perché affetti da patologie. Abbiamo una pagina Facebook e su Instagram, in cui mettiamo gli appelli per i cagnolini che cercano adozioni. Tentiamo di trovargli una sistemazione più idonea. Chi volesse venire a vedere i nostri animali, a vedere come stanno, può venire a trovarci. Per noi qualsiasi forma di aiuto è ben accetta”.