Il sindaco Raggi piange miseria: “Per Roma servono 1,8 miliardi extra” - Affaritaliani.it

Roma

Il sindaco Raggi piange miseria: “Per Roma servono 1,8 miliardi extra”

Mancano i fondi per i servizi e la bonifica dei campi rom

La Capitale è senza un euro e il sindaco di Roma non lo nasconde e chiede al Governo fondi extra per la gestione della città.

 

Durante la replica concessale nell'audizione presso la commissione parlamentare periferie Virginia Raggi ha illustrato la carenza di liquidi destinati alla Città Eterna e ha chiesto, anzi preteso 1,8 miliardi annui extra e poteri speciali: “Ce li date o dobbiamo fare il giro dei ministeri ogni volta?” ha affermato.
La crisi della giunta Capitolina sta segando le gambe agli interventi destinati alla Capitale e sindaco e consiglieri affannano nel tentativo di mettere in piedi servizi che non costituiscano una spesa aggiuntiva per le casse del Comune.
"La legge Roma Capitale non è sufficiente perché Roma ha circa 2,9 milioni di residenti che pagano le tasse per una città che però deve erogare servizi, se va bene, a 4,5 milioni di persone. Secondo voi è possibile questo?”, ha dichiarato davanti alla commissione, spiegando che è da quando la giunta si è insediata, i 5 Stelle stanno tagliando gli sprechi e facendo economia. Nonostante questo, la situazione non sembra sbloccarsi e il debito di 13 miliardi maturato negli anni pesa sul Campidoglio.
Dopo l'incendio alla Barbuta di lunedì 10 luglio, l'ennesimo in un campo rom, e le accuse rivolte dall'opposizione alla gestione comunale, Raggi commenta facendo riferimento sempre alla mancanza di fondi: “Quando si dice bonifiche subito bisogna spiegare che quelle straordinarie non rientrano nel contratto di servizio e attualmente sono extra tari e quindi costano di più, e anche la raccolta dei rifiuti combusti costa di più. Stiamo lavorando per modificare il contratto di servizio ma questa amministrazione ha pagato per anni 30 milioni all'anno per i campi nomadi, e oggi questi soldi non li abbiamo".
Raggi punta il dito contro le amministrazioni precedenti e agli sperperi che hanno regalato milioni ai campi rom: "Quando mi dicono che Roma discrimina gli italiani perché destina fondi Ue ai nomadi, io mi chiedo: chi ha discriminato gli italiani quando si spendevano 30 milioni all'anno io per i campi? Lo dico io, l'amministrazione capitolina negli scorsi anni", ha concluso.