Roma

Il sito del Campidoglio si trasforma in blog M5S. Il Pd denuncia la “censura”

Polemiche sul restyling del portale di Roma Capitale. Il M5S sceglierà cosa pubblicare e cosa no

“Il sito del Campidoglio è un nuovo blog M5S”. Le accuse arrivano sia dalla minoranza a targa Pd che da quella di Forza Italia che si sono mosse in tempi record, addirittura prima che il portale fosse mandato online.

 

Se da un lato il Comune di Roma ha rilasciato una nota in cui annuncia in pompa magna la creazione del nuovo sito internet “a misura di cittadino”, c'è chi non ha preso con molta filosofia le limitazioni che verranno imposte ai presidenti di Municipio.

I grillini hanno già dato indicazione ai Municipi per un numero limitato di notizie da pubblicare a settimana, forse abituati al nulla amministrativo di quelli governati dai 5 Stelle. Altro che trasparenza e partecipazione, dopo il giornalino “La sindaca informa”, la Raggi e il suo staff monopolizzano anche il portale di Roma Capitale e lo trasformano nella Pravda del Campidoglio a spese della collettività”, ha denunciato Marta Leonori, Pd.

La Leodori si è però spinta oltre, parlando di censura – anche se mai nominata in questi termini – da parte dei pentastellati: “La questione più grave è il nuovo format che i grillini hanno dato al sito, trasformandolo in un portale capace di tacitare le voci dei Municipi e quelle dei loro presidenti democraticamente eletti. Da oggi Roma ha un sito sotto il controllo diretto dell’ufficio stampa centrale scelto e organizzato dai 5 Stelle che potranno decidere arbitrariamente quale comunicazione pubblicare e quale no”.

Una scelta che il Campidoglio avrebbe fatto per garantire ai cittadini una fruibilità migliore del portale: il vecchio sito era “formato da 39 siti indipendenti e disomogenei con fonti informative non uniformi. Ora passiamo ad un portale cittadino-centrico costituito da 18 Aree tematiche che porta i servizi al primo posto ed è in linea con la normativa sull'accessibilità, nell’ottica della semplificazione amministrativa”, ha spiegato l'assessore a Roma Semplice Flavia Marzano.

Se però i link non rimandano a siti esterni, ma a pagine interne, la gestione del portale risulta per forza di cose in mano a un unico ufficio di competenza: quello del M5S.

E se da un lato i presidenti di municipio avranno delle limitazioni, dall'altro i cittadini, in pieno stile M5S, potranno invece partecipare attivamente nella sezione sperimentale loro dedicata: “Possono attivamente prendere parte alle decisioni che riguardano il loro territorio e comunicare direttamente con gli amministratori, proponendo idee, suggerimenti, segnalando criticità”, spiega il Campidoglio.

“Coerentemente con i principi di questa Amministrazione, attraverso l’area ‘partecipa’ intendiamo dare voce ai cittadini e incentivare l’instaurazione di un dialogo costante costruttivo e condiviso su temi d’interesse per migliorare la nostra città”, ha dichiarato Virginia Raggi.

"Un piccolo click per un'amministrazione ma un grande click per il futuro di Roma”, ha commentato il Presidente della Commissione Roma Capitale e Riforme Istituzionali Angelo Sturni. Un'affermazione che ha scatenato non poche critiche da parte del Pd: “Come ormai d’abitudine, anche per il nuovo portale di Roma Capitale, la sindaca Raggi si appropria di meriti che non le appartengono. Dimentica, infatti, che la gara per rinnovare il sito istituzionale è stata avviata nel 2014 ed è stata assegnata nel 2015. Inoltre, la tanto sbandierata novità dell’impostazione di un portale unitario incentrato sui cittadini e di una razionalizzazione amministrativa dei contratti insieme a molti altri aspetti innovativi, era già inserita nella gara che avevamo fatto allora e non è certo merito di questa amministrazione”, ha puntualizzato la Leonori.

Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, ha invece letto il restyling del sito di Roma Capitale e le tempistiche del suo lancio come un elemento della campagna elettorale M5S: “Per tutto il giorno non si potrà accedere al portale di Roma Capitale perché il M5S ha deciso di effettuare un restyling proprio sotto campagna elettorale. Vogliono far passare questa operazione mediatica come un miglioramento per la fruibilità dei cittadini o trasformeranno il sito istituzionale del Campidoglio come un info point grillino, proponendo una comunicazione di parte, non certamente scevra da qualsiasi appartenenza politica? Naturalmente tutto a spese dei romani. Non bastava il giornale della Sindaca, adesso toccherà anche al sito di Roma Capitale diventare un blog a 5 Stelle?", si è chiesto Bordoni.