Roma
Il Tar del Lazio esplode: una valanga di ricorsi. Il 32% di tutta Italia
Savo Amodio: “Bisogna razionalizzare e potenziare l’efficienza degli Uffici per il processo”
Il Tar del Lazio esplode: solo nel 2022 il Tribunale Amministrativo della Regione ha ricevuto una valanga di ricorsi. In tutto l'anno davanti al Tar laziale sono stati presentati 16850 ricorsi, il 32% di quelli presentati in Italia, che sono stati 52105.
Si tratta di un aumento rispetto al 2021. Se da una parte questo è da attribuirsi, dice il presidente del Tar del Lazio Antonio Savo Amodio, alla ripresa dell'attività giudiziaria a seguito della pandemia, dall'altra la ragione va ricercata nel “bisogno di giustizia che nutre il cittadino, il quale si rivolge al giudice amministrativo per ottenere un controllo di legittimità sui provvedimenti dei quali è destinatario”.
“Il Tar del Lazio? Una primazia. Arretrato abbattuto del 42%”
Secondo il presidente Savo Amodio, i dati rappresentano “la posizione di primazia, sempre più marcata, del Tar del Lazio nell’ambito della giustizia amministrativa di primo grado”. E per quanto riguarda l'arretrato: “L’Ue ha fissato, come obiettivo finale da raggiungere entro il 2026 – spiega il presidente - un abbattimento del 70%, del contenzioso pendente al 2019. Abbiamo raggiunto eccellenti risultati: Gli eccellenti risultati ottenuti sono testimoniati dalla percentuale di smaltimento dell’arretrato raggiunta dal Tribunale alla fine del 2022: essa ammonta a quasi il 42%''.
“Migliorare l'efficienza degli uffici”
"I soddisfacenti risultati dovranno sicuramente essere migliorati – conclude Savo Amodio - la strada è piuttosto quella di razionalizzare maggiormente e potenziare l’efficienza degli Uffici per il processo, che, grazie alla collaborazione fra gli addetti e i magistrati, possono assicurare un lavoro preparatorio utilissimo per la successiva attività giurisdizionale". E, tra le altre cose, Amodio chiede che ci sia un aumento del personale.