Il Tevere fa paura: i 250 mila a rischio alluvione. L'allarme e la denuncia
L'Autorità di Bacino lancia l'allarme sulle possibili esondazioni a Roma. E accusa: “Fogne inadeguate e tombini senza manutenzione”. Per non parlare dei canali
Sono 250 mila le persone che vivono nel territorio urbano di Roma interessato da possibili esondazioni ed alluvioni del fiume Tevere.
A evidenziare la consistenza del dato è il primo “Rapporto sullo stato del bacino del Tevere” presentato dall'Autorità di Bacino distrettuale del'Appennino centrale, realizzato in collaborazione con la Protezione Civile e l'Ispra.
Le cartografie aggiornate dell'Autorit di Distretto mostrano fragilità' mai strutturalmente affrontate. Il rischio oggi riguarda un territorio urbano di 1.135 ettari dove vivono e lavorano circa 250 mila persone, è la più elevata esposizione d'Europa", si legge nella sintesi della relazione. Il rapporto sottolinea che Roma ha "zone in gran difficolta' anche solo per un acquazzone, come abbiamo visto il 10 settembre e il 5 novembre scorsi, quando si sono verificati allagamenti anche alle piste di Fiumicino".
Il testo specifica che e' "inutile stupirsi" di questa situazione quando "il sistema fognario è in parte non in perfetta efficienza, manca la corretta e continua manutenzione dei tombini". Inoltre, secondo il report, "sono inefficienti e in gran parte scomparse per sversamento di rifiuti e vegetazione spontanea circa 700 km di indispensabili vie d'acqua tributarie del Tevere e del'Aniene, canali, fossi e sistemi di scolo".
"Il nostro bacino ha problemi di sicurezza, se pensiamo a tutte le città che il fiume attraversa, che non sono risolvibili in assoluto ma possono essere contenuti. Soprattutto Roma ha problemi di recupero di una cultura dell'uso del fiume, cosa che va recuperata", ha spiegato Erasmo D'Angelis, responsabile dell'Autorità di bacino dell'Appennino centrale.
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