Il tumore è un tabù per i giovani. Fumo e alcol per socializzare
Duecento studenti romani danno lezione di prevenzione al Fatebenefratelli
Il tema dei tumori è considerato un tabù tra i giovani, un tema di cui si parla poco anche con i docenti e nell'ambito del programma scolastico. Fumo e alcol considerati strumenti di socializzazione e integrazione sociale.
Emozioni e stili di vita, ovvero conoscere il proprio corpo per adottare i comportamenti più salutari anche ai fini della prevenzione dei tumori. Alcool e droghe, fumo, alimentazione, attività fisica, gestione delle emozioni, sessualità: sono questi alcuni aspetti del percorso educativo organizzato dalla Fondazione Fatebenefratelli e condotto da medici, psicologi e assistenti sociali dell’Ospedale all’Isola Tiberina nelle scuole superiori.
Duecento i ragazzi coinvolti, tra i 16 e i 21 anni provenienti dall’Istituto Vittorio Gassman e dal Liceo L. Anneo Seneca, che nella sede del Fatebenefratelli hanno presentato i risultati di questo iter conoscitivo di costruzione della propria salute proponendo un progetto comunicativo per diffondere a loro volta conoscenza ai loro coetanei.
“Parlando di questi argomenti con i giovani si è cercato di informarli sull’importanza di avere un ruolo attivo nel mantenimento del proprio stato di salute che li possa rendere in grado di prendere decisioni consapevoli rispetto ai fattori di rischio legati alle malattie oncologiche”, spiega Domenico Corsi, Direttore dell’Unità di Oncologia al Fatebenefratelli-Isola Tiberina.
Nel corso degli incontri con gli operatori ospedalieri gli studenti hanno potuto apprendere come ascoltare i segnali del loro corpo mettendo in luce le proprie difficoltà e i propri limiti.
“Se da un lato è emersa una consapevolezza dell’importanza di prendere precauzioni nella vita sessuale, dall’altra, risulta spesso sottovalutata o ignorata la correlazione tra alcool o alimentazione e patologie oncologiche”, spiega Tiziana Ragni Raimondi, Psicologa dell’Ospedale. “Tra gli altri aspetti emersi, vi è il ricorso al fumo come fattore di integrazione all’interno del gruppo; mentre la sfera affettiva e lo stato d’ansia spesso li porta a situazioni di stress che non avevano collegato alla prevenzione oncologica”.
Inoltre ci si è confrontati sulla relazione tra le proprie emozioni e la sfera della salute e della malattia, toccando molti temi concepiti ancora come tabù, come quello dei tumori, appunto, il quale, come spiega la Psicologa, è risultato essere un argomento di cui non si parla soprattutto nell’ambito scolastico.
Dai questionari somministrati si delinea una popolazione di studenti con un buon curriculum scolastico. Hanno buone conoscenze sull’alimentazione. Circa il 62% beve alcool quotidianamente o occasionalmente pur consapevole dei rischi comportamentali e per la salute, ma sembra essere uno strumento di facilitazione della socializzazione; infatti si beve in compagnia con la convinzione di vincere la timidezza e di essere più rilassati.