Roma

Il Vaticano piange don Cleto Pavanetto, ultimo custode della lingua latina

Latinista rigorosissimo, il Salesiano curava per i Pontefici la traduzione in latino dei documenti della Santa Sede

Il latinista Cleto Pavanetto, massimo esperto della lingua degli antichi Romani nella Città del Vaticano, collaboratore dei pontefici nella traduzione in latino dei documenti della Santa Sede, è morto ieri a Roma all'età di 89 anni.

I funerali si terranno domani, venerdì 8 gennaio, alle ore 11, nella cappella dell'Università Pontificia Salesiana della Capitale. Era nato a Padova il 20 dicembre 1931.

Il sacerdote salesiano, il cui vero nome era Anacleto e che firmava i libri in latino come 'Cletus', è stato per tutta la carriera accademica professore di lingua e letteratura greca classica e lingua e letteratura latina nella Facoltà di Lettere dell'Università Pontificia Salesiana di Roma. Pavanetto è stato presidente della Fondazione Latinitas, istituita dal papa Paolo VI nel 1976 con il chirografo "Romani sermonis" per promuovere lo studio della lingua e delle lettere latine classiche e cristiane, fino alla sua soppressione da parte di Benedetto XVI nel 2012. Con l'obiettivo di mantenere in vita l'antico idioma la Fondazione Latinitas, rimasta sempre sotto l'egida della Segreteria di Stato vaticana, ha pubblicato anche la rivista in lingua latina "Latinitas", diretta dallo stesso Pavanetto.

Il latinista è stato anche addetto della sezione di Lettere latine della Segreteria di Stato in Vaticano dal 1970 al 2001 come officiale e quindi come capo ufficio.

Pavanetto è autore di numerosi volumi tutti in latino, tra i quali: "De carmine quod inscribitur 'Megálai Eóiai' Hesiodo adsignato" (Elettrongraf 1983); "Litterarum Graecarum classicarum lineamenta potiora" (2 volumi, Las 1986); "Elementa linguae et grammaticae Latinae" (Las 1991); "Euripidis Bacchae: Graecus textus, Latina et Italica e Graeco trans-latio, criticae animadversiones" (Lev 1994); "Graecarum Litterarum institutiones, altera editio, pars prior" (Las 1996); "Graecarum Litterarum institutiones, alterius partis altera editio aucta et emendata" (Las 1997); "Elementa linguae et grammatica latinae" (Las 2017).

A conclusione della sua carriera accademica è uscito il libro "Passione e studio a servizio della cultura classica /Scripta selecta" (Las, 2013), raccolta di una trentina di scritti vari (in latino, in italiano e in francese), con presentazione di Manlio Sodi, preside del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, e introduzione di Mauro Pisini e Chiara Savini.