Roma
Ilva, Alitalia e lavoro: il ministro Lorenzo Fioramonti svela cos'è il Pil
Il prodotto interno lordo, il Pil, raccontato da Fioramonti nel volume “Il mondo dopo il Pil”
di Patrizio J. Macci
Un piccolo numero che ha un valore enorme, il Pil. La misura del successo delle nazioni. Nato per essere provvisorio negli Anni trenta come la maggior parte delle cose provvisorie è rimasto in vita, e continua a tiranneggiare le nostre esistenze. Lo racconta con stile narrativo Lorenzo Fioramonti nel volume “Il mondo dopo il Pil-Economia e politica nell’era della post-crescita” (Edizioni Ambiente).
Il testo è la traduzione di un testo nato in lingua inglese che può essere usato come lente di ingrandimento per interpretare alcuni eventi di cronaca del nostro Paese: Ilva, crisi dell’Alitalia, trasformazione del mercato del lavoro. E’ possibile disegnare un mondo con rivelatori differenti da quello del Pil senza scadere nell’utopia. Senza arrivare all’idea di una decrescita che ci porta all’idea di un ritorno all’età della pietra e senza rinunciare ad acquistare un nuovo smartphone. Basti pensare che la fiducia, il legame che rende possibile ogni azione umana non trova riscontro nelle rilevazioni che concorrono alla formazione del Pil.
Tenendo conto del “capitale sociale” le classifiche subiscono un sovvertimento, i paesi che sono agli ultimi posti balzano ai primi e viceversa. In estrema sintesi il PIL e l’uso che ne viene fatto per orientare le scelte dei cittadini somiglia alla famosa battuta di Henry Ford sulle automobili: “Ogni cliente può comprare un’automobile di qualsiasi colore, purché sia nero”. Di sinistra o di destra, progressiste o conservatrici, le persone possono al massimo scegliere i mezzi per far crescere il Pil, ma non possono mettere in discussione l’utilità di tale strumento. Per le aziende e il mondo della produzione in generale è una gigantesca lavanderia che gli permette di scavalcare quasi ogni obiezione di carattere ambientale, etica o sociale.
Tutto va bene (o quasi) se si crea lavoro e crescita (del Pil). Fioramonti ha una formazione universitaria ma si è sforzato in questo volume di rendere la materia accessibile anche ai non addetti ai lavori mantenendo saldo il rigore scientifico dell’opera. Il testo è arricchito da una bibliografia e una webgrafia dove è possibile approfondire i singoli temi con numeri e statistiche. Un volume che dovrebbe apparire nella biblioteca di ogni politico innanzitutto. Ne seguirebbero decisioni maggiormente consapevoli. E una crescita del Pil.
Lorenzo Fioramonti è un accademico e politico italiano, dal 5 settembre 2019 ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel secondo governo Conte.