Roma
Imam voleva far esplodere Roma. "Offeso da cristiani ed ebrei"
Far esplodere la città di Roma", luogo "da dove deve iniziare l'Islam", per vendicare il mondo arabo per le iniziative dell'Ue e degli Usa nella lotta all'Isis. Queste, secondo quanto emerso dalle indagini dei Ros, le convinzioni esternate da Adil Bamaarouf, il marocchino residente a Monselice, in provincia di Padova e espulso dalla Questura di Padova su provvedimento del ministro Alfano
Bamaarouf, secondo quanto emerso dagli accertamenti del Ros, in una delle sue esternazioni, riferite alla fine del ramadam, sosteneva che come musulmano "si sentiva oppresso ed offeso per le iniziative contro gli appartenenti a tale religione da parte dei cristiani ed ebrei" e ancora che si sentiva "offeso perché sia l'Unione Europea sia gli Stati Uniti stanno combattendo gli appartenenti all'Isis".
Da qui, l'intenzione di vendicare il mondo arabo e l'asserzione di far esplodere Roma. Il marocchino aveva anche manifestato l'intenzione, passando per la Turchia, di voler raggiungere i combattenti 'mujaheddin' impegnati nei teatri di guerra mediorientali. A quanto risulta, Bamaarouf era stato allontanato dall'associazione culturale islamica locale - alla quale si era proposto come educatore di Corano e della lingua araba ai bambini e poi come imam - poiché aveva esternato un credo radicale volto alla totale chiusura nei confronti del mondo occidentale.