Roma

Improta molla. Segue Scozzese. Marino non lascia: "Avanti"

di Fabio Carosi

Prima Guido Improta. A seguire Silvia Scozzese. Resterà solo Marino nella plancia del Campidoglio e al massimo sino all'approvazione della manovra di bilancio, poi o va via o sarà commissariato anche lui.
L'agonia del Comune di Roma ha un sussulto. Le voci che vedevano Guido Improta, forse il migliore degli assessori, lasciare a sorpresa sono confermata. Finito "mezzo indagato" nella gestione della Metro C e mai pago di dare una scossa al traffico di Roma, sfidando persino le sentenze della Corte dei Conti sulla sosta tariffata, getta la spugna forse obbedendo più a un ordine politico che a un disagio
I maligni dicono che "stacca la spina", nel senso la pressione esercitata dal sindaco contro il premier Matteo Renzi è troppo anche per un uomo come lui incline alla mediazione sin da quando ha lasciato l'Alitalia per arrivare al posto di sottosegretario ai Trasporti col Governo Monti. Trascinato come tecnico dagli ex Margherita al Comune, Improta avrebbe deciso che l'esperienza è al capolinea. Da qui l'annuncio a sorpresa che ha scatenato il finimondo.
Come prima risposta Marino ha alzato una barricata, convocando d'urgenza una riunione di maggioranza. Quel che resta del Pd, più Sel e qualche appoggio esterno per valutare insieme se vivere in trincea oppure abbandonare una volta per tutte.
Anche perché dall'Anci le pressioni sull'assessore Scozzese (sponsorizzata dal sottosegretario Rughetti e dall'ex commissario del Pd romano, Mellilli) si fanno sempre più forti. Pronta a lasciare anche lei, con motivazioni tecniche: nessuno al mondo potrebbe reggere sulle spale un bilancio come quello del Comune dove i pochi soldi extra che circolano sono finiti in mano al commissario per il Giubileo, nomina con portafoglio che aspetta solo di essere licenziata dal Consiglio dei Ministri.
Stavolta il chirurgo è al capolinea. A meno che non tenti l'ennesimo colpo disperato: muovere le acque con un rimpasto tanto per vedere l'effetto che fa. E rimpasto sarà.