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Roma
In barca da Napoli a Istanbul, il musicista-marinaio Soldatini si racconta

Diviso tra musica, letteratura e mare, il direttore d'orchestra Roberto Soldatini si racconta e presenta il libro "Denecia" nella Sala del Nostromo al Castello di Santa Severa.

 

Per l'occasione, l'autore non si limitrà a leggere i testi ma saranno interpretati e accompagnati con un violoncello Stradivari del 1714. Lo spettatore potrà così vivere domenica 21 ottobre, ore 16, una rotta immaginaria attraverso scene mitiche della letteratura di mare, da quella classica a quella moderna, da Jules Verne a Jacques Brel, da Björn Larsson a Roberto Soldatini stesso.  L'evento è organizzato in collaborazione da Regione Lazio, LAZIOcrea, Mibac, Comune di Santa Marinella e Coopculture.

La Denecia  sarà attraccata al porticciolo di Santa Marinella e nel libro si racconta della sua nascita, dei suoi compagni di viaggi, dei loro amori, delle loro passioni e delle loro disavventure. Ma anche dei luoghi meravigliosi che ha conosciuto, ovviamente visti sempre e soltanto da dove li può vedere una barca: dal mare. Più di ottantamila chilometri d’acqua, dall’Inghilterra fino alla Grecia, passando per la Francia, la Corsica e la Sardegna. Le riflessioni di Denecia su noi esseri umani sono disincantate, scavano nel nostro animo e lo trafiggono. Racconta con spietata lucidità il mondo dalla sua prospettiva, come se fosse un extraterrestre. E in qualche modo lo è, vivendo in un’altra dimensione, quella acquatica.

La sua biografia è in realtà un romanzo liberamente ispirato a fatti realmente accaduti. Un romanzo di mare e d’amore, che narra tre storie, susseguitesi nell’arco di vent’anni sul ponte di quella barca. Tre coppie di armatori, due inglesi e una italiana. Tre amori, tre avventure. A quello dei protagonisti fa da sfondo l’amore per il mare, per la vela e per la vita, in tutte le sue manifestazioni. Roberto Soldatini, direttore d’orchestra, compositore e violoncellista, ha deciso di fare della barca la propria casa e di salpare alla volta dell’Oriente in compagnia di ‘Stradi’, il suo violoncello. Un viaggio, quello a bordo di Denecia, che lo ha condotto dall’Italia a Istanbul approdando nelle più belle isole dell’Egeo, alla scoperta di un mondo magico e antico, accolto dai sorrisi di gente semplice e saggia, stregato dalla bellezza dei luoghi e arricchito di nuove amicizie. Una scelta estrema vissuta senza enfasi, ma con inesauribile curiosità. Così il viaggio diventa esplorazione, occasione di incontro, scoperta di sé e dei propri limiti. Giorno dopo giorno, il musicista si trasforma in marinaio. E la barca diventa il suo mondo. La musica del mare è il racconto di una scelta di mollare gli ormeggi unica nel suo genere.

Quella di un musicista che non ha messo da parte il suo passato, che continua a fare concerti e insegna in Conservatorio, ma che ha scelto uno stile di vita nuovo, e mostra orgoglioso la carta d’identità che, prima in Italia, porta come indirizzo la banchina del porto di Napoli dove Denecia è ormeggiata.

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