I matrimoni venivano contratti all’estero e successivamente regolarizzati in Italia per attivare la procedura di rilascio della carta di soggiorno. Nel corso dell’attività investigativa, sono state sequestrate numerose copie di documenti di identità egiziani e copie di certificati di matrimoni tra cittadine italiane e cittadini egiziani ed acquisita documentazione probatoria di unioni civili presso i comuni di Roma, Pomezia e Ardea.