Roma

Incastrato da una ricetta falsificata: l'infermiere-spacciatore finisce dentro

Lavorava al Sant'Andrea e così si procurava farmaci a base di morfina. Oltre a coltivare marijuana

Ufficialmente infermiere, ma anche spacciatore: è stato arrestato dalla Polizia per produzione e detenzione ai fini di spaccio dì sostanza stupefacente. E' stato incastrato da una ricetta falsa che lui stesso aveva prodotto.

Gli investigatori del Commissariato “Flaminio Nuovo” diretto da Luca Cosimati hanno arrestato B.M., trovato in possesso di circa 250 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, di una pianta succulenta “Lophophora Williamsii”, denominata "upeyote", nonché proprietario di un box trasformato in serra e completo di tutta l'attrezzatura per la coltivazione e la produzione (filtri, lampade, etc). Le indagini sono iniziate ai primi di marzo, quando un dirigente medico dell'Ospedale Sant'Andrea ha presentato denuncia nei confronti di ignoti poiché, contattato dal personale di una farmacia ubicata in via Cassia, appurava che qualcuno aveva presentato alcune prescrizioni su carta intestata Sant'Andrea e con la falsa firma del medico in questione.

Queste ricette autorizzavano l'acquisto del farmaco "Oramorph" (a base di morfina) e il timbro apposto era contraffatto. Le indagini portavano all’identificazione di B.M. e quindi all'emissione del relativo decreto di perquisizione per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e falso materiale commessa da incaricato di pubblico servizio. Martedì scorso gli agenti hanno rintracciato l'uomo presso il nosocomio dove presta servizio rivestendo la qualifica di infermiere professionale. Le perquisizioni, effettuate presso il posto di lavoro e presso l'abitazione, oltre a determinare il sequestro della sostanza stupefacente indicata, portavano al rinvenimento e sequestro di ricettario con intestazione Azienda Ospedaliera Sant'Andrea e del timbro contraffatto; sono stati trovati inoltre una serie di medicinali, destinati ad uso esclusivo di strutture sanitarie autorizzate, e materiale sanitario di probabile provenienza furtiva, motivo per il quale veniva indagato anche per il reato di ricettazione. L'arresto è stato convalidato e il giudizio rinviato per la richiesta del difensore dell'imputato dei termini per istruire la difesa.