Roma
Incendio nel Tmb Ama di Rocca Cencia: impianto non agibile in breve tempo
Fiamme nell'impianto di Rocca Cencia, l'ultimo di proprietà di Ama. Raggi: “Non agibile in breve tempo”. La Procura indaga per incendio colposo
Incendio nel Tmb Ama di Rocca Cencia: parte dell'impianto non sarà agibile in breve tempo. Ad annunciarlo è il sindaco Raggi sul suo profilo Facebook. Intanto la procura di Roma ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, per incendio colposo. E il pm Villani non esclude l'ipotesi sabotaggio. Legambiente: “Roma piomba all’anno Zero nella gestione del ciclo dei rifiuti”.
"Ieri sera un incendio è divampato all'interno dell'impianto di trattamento dei rifiuti di Rocca Cencia, nella periferia Est della città, dove viene trattato circa un quarto della spazzatura dei tre milioni di abitanti di Roma. Probabilmente, parte della struttura non sarà completamente agibile nel brevissimo periodo: stanno ancora verificando i danni". Così il sindaco di Roma Virginia Raggi sul suo profilo Facebook. "La magistratura farà le sue indagini - aggiunge - che si aggiungono a quelle sull'incendio dello scorso 12 dicembre che ha devastato e reso inutilizzabile l'impianto di trattamento dei rifiuti del Salario. Questi due erano gli unici siti di proprietà dell'azienda municipale di Roma e coprivano il trattamento della metà dei rifiuti della Capitale d'Italia. Attualmente ne restano attivi soltanto altri due che sono di proprietà privata. Questo incendio - conclude - è un colpo durissimo per Roma e per tutti i romani".
La conferma di quanto detto dalla Raggi arriva anche dalla stessa Ama che ha comunicato che una delle due linee di trattamento dell'impianto di TMB di Rocca Cencia resta al momento non operativa e non fruibile, così come buona parte della vasca di ricezione dell'impianto, che contiene materiali posti sotto sequestro cautelare dalla magistratura. L'altra linea di trattamento dell'impianto è invece ripartita.
La Procura di Roma ha intanto aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, per il reato di incendio colposo. Ma tra le ipotesi prese in considerazione dal pm Carlo Villani, c'è anche quella di sabotaggio. Il pm infatti ha intenzione di disporre una consulenza tecnica: l'obiettivo è quello di stabilire quale sia stata la causa dell'incendio.
La squadra mobile e gli agenti del Commissariato Casilino hanno avviato i primi accertamenti ma una delega più specifica potrebbe essere affidata dal magistrato anche ai carabinieri del Noe. Ciò che non sfugge agli investigatori è la sequenza di incendi che negli ultimi anni stanno colpendo gli impianti di Tmb: da quello all'interno della discarica di Pontina Ambiente a Roncigliano di Albano Laziale del 30 giugno 2016 a quello dell'11 dicembre scorso al Tmb Salario fino al rogo di ieri sera.
“Roma piomba all’anno Zero nella gestione del ciclo dei rifiuti - commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - già senza diffusione del porta a porta, senza nuove isole ecologiche, senza aumento della percentuale di differenziata, senza assessore all’ambiente e vertici Ama, senza impianti in costruzione e, da oggi, senza neanche più un impianto di proprietà per gestire almeno parzialmente l’enorme flusso di rifiuti prodotti. Un milione e settecentomila tonnellate annue di rifiuti totali e di questi, a causa di una diffusione della differenziata ferma da tre anni, un milione di tonnellate sono indifferenziato che al momento viene portato tutto in altri territori. Centocinquanta camion pieni di monnezza al giorno già andavano altrove, dopo l’ennesimo rogo andrà ancora peggio, con costi economici folli e costi ambientali assurdi per la collettività. Ci affidiamo agli inquirenti e alle forze dell’ordine per capire se c’è un disegno doloso dietro a quanto nuovamente accaduto, e se così fosse i responsabili dovranno essere assicurati alla giustizia. Intanto pagheremo tutti cara questa condizione penosa, causata si dagli incidenti ma soprattutto dalla sciagurata gestione del ciclo dei rifiuti da parte del Campidoglio, e durante i picchi di produzione della prossima estate, torneranno inevitabilmente i cumuli di rifiuti, con i rischi ambientali e sanitari che ne conseguiranno”.
Nel frattempo, Ama sta rimodulando i servizi sul territorio per limitare al massimo i disagi derivanti da questa nuova situazione contingente che colpisce in particolare il quadrante Est della Capitale. Potenziati, in questo frangente, i servizi dedicati alla raccolta differenziata. Dall'Ama l'invito ai cittadini a collaborare separando e conferendo correttamente i materiali riciclabili (contenitori in plastica, vetro, carta, cartone, scarti alimentari e organici) contribuendo così a ridurre gli stock di indifferenziata da raccogliere e avviare a trattamento.