Roma

Incidente sul lavoro, morti due operai. Procura indaga per omicidio colposo

L'incidente mortale in piazza Lodovico Cerva, in zona Vigna Murata: gli operai morti dopo un volo di oltre 20 metri. Dubbi sul rispetto delle norme di sicurezza

Incidente sul lavoro in un cantiere in piazza Lodovico Cerva, in zona Vigna Murata, a Roma: sono morti due operai, Stefano Fallone di 53 anni e Paolo Pasquali di 29, precipitati da un'altezza di 20 metri pari ad un palazzo di 8 piani.

 

La tragedia è avvenuta intorno alle 10.40: gli operai sono caduti mentre tagliavano una trave di cemento. Inutile l'intervento tempestivo del 118 poiché i due operai sono morti sul colpo.

Entrambe le salme sono a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Sul posto, oltre alla Polizia Scientifica ed i poliziotti dei commissariati Tor Carbone ed Esposizione, stanno lavorando anche i vigili del fuoco del Comando di Roma, intervenuti con più squadre, comprese quella del Nucleo Saf (speleo-alpino-fluviale) e l'Usar per la messa in sicurezza della trave di cemento sospesa.

La Procura di Roma indaga per omicidio colposo: l'obiettivo del pm Francesco Minisci, titolare del procedimento, è quello di verificare se all’interno del cantiere erano rispettate le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Secondo i primi controlli svolti sul posto, i due operai indossavano le imbracature di sicurezza ed erano regolarmente assunti.

"Sono vicina alle famiglie dei due operai che questa mattina hanno tragicamente perso la vita in un cantiere edile a Roma. In attesa che la magistratura chiarisca le cause dell’incidente, voglio ribadire un aspetto per me centrale nell’azione del mio Ministero e, più in generale, del Governo: mai come ora, è necessario uno sforzo unitario per rafforzare il sistema di prevenzione di infortuni e morti sul lavoro. Aprirò il tavolo odierno partendo proprio da qui". Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

"Dolore per la morte dei due operai precipitati mentre lavoravano all’interno di un cantiere edile. Roma è vicina alle loro famiglie. Le cause sono ancora da accertare ma voglio riaffermare che la sicurezza dei lavoratori è una priorità e deve essere sempre garantita", scrive su Twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Insorgono i sindacati: "Serve maggiore sicurezza. Pronti alla mobilitazione"

“Siamo sconvolti e affranti per questa nuova tragedia in un cantiere. Le due vittime di oggi a Roma non fanno che allungare la scia di sangue in edilizia: dopo la fine del lockdown, con la ripresa dell’attività, stiamo riscontrando un fortissimo aumento degli incidenti nei cantieri, spesso mortali. La smania del profitto e la fretta di completare le opere non possono mettere in discussione la sicurezza e la dignità dei lavoratori”. Lo ha dichiarato Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl. “La tragedia di Roma ci ricorda che l’edilizia resta il settore più a rischio, con il 20% delle vittime; la prima causa di morte nei cantieri è la caduta dall’alto, proprio come avvenuto oggi. Noi torniamo a ripetere che senza risorse per gli Ispettorati del Lavoro, senza il riconoscimento del ruolo della bilateralità, e soprattutto senza l’introduzione di strumenti come la Patente a Punti, prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza ma non ancora entrata in vigore, continueremo a piangere il sacrificio di lavoratori edili. Ci stringiamo attorno ai familiari delle due vittime, appellandoci con forza alle istituzioni e alle imprese per affrontare insieme questa battaglia di civiltà, di giustizia sociale”, ha concluso Turri.

Ancora più duro il commento di Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil: "Ora basta, nonostante il calo della produzione e la diffusa cassa integrazione, gli incidenti sul lavoro non diminuiscono. È una situazione insopportabile e insostenibile. Siamo vicini ai familiari delle due vittime, in doloroso silenzio, e confidiamo nell’opera della magistratura perché siano appurate dinamiche e responsabilità dell’incidente. Resta il dramma, incancellabile. Di quale condono e di quale scudo parliamo? Bisogna prestare attenzione anche alle richieste di semplificazione. Resta, inoltre, l’urgenza di accrescere l’attenzione sulla sicurezza e di inasprire le pene per chi non rispetta le norme: chi sbaglia, deve pagare. La vita è il valore assoluto e le necessità della produzione non possono prevalere, mai: difenderemo questo supremo diritto, al di là di tutto, se necessario anche con una mobilitazione generale".