Infarto: 300 persone già salvate dall'Ecg in autoambulanza. I dati Telemed
La buona sanità: dall'ambulanza direttamente in angiopalstica con l'elettrocardiogramma trasmesso via rete
L’orologio non riesce a segnare lo scorrere nemmeno di 150 secondi, e l’equipaggio dell’ambulanza 118 è già in grado di sapere se il paziente appena preso a bordo con generici “dolori al torace” ha in corso un infarto grave o è trattabile senza interventi in emodinamica.
Cosi gli uomini dell’Ares sanno subito verso quale ospedale dirigere il mezzo, a sirene urlanti, per salvare la vita trasportata. Da metà dicembre 2016 al 31 gennaio il sistema regionale di trasmissione degli elettrocardiogrammi dall'ambulanza agli ospedali di riferimento Telemed, “ha salvato – comunica la Regione- oltre 300 persone”. I dati, contenuti nel primo report sulla funzionalità del nuovo sistema, confermano la sua estrema utilità ed efficacia per garantire soccorsi tempestivi.
Salvati dall'infato per un soffio
Dal 13 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017 sono stati 419 i pazienti sottoposti ad esame elettrocardiografico direttamente a bordo del mezzo ed in collegamento con la centrale di refertazione: per 43 casi (pari al 10.26%), quelli più gravi, è stato disposto l’invio del paziente direttamente all'emodinamica disponibile più vicina al luogo del soccorso per effettuare l’intervento di angioplastica. In altri 261 casi (pari al 62.29%) la patologia cardiologica era meno acuta e cosi l’ambulanza con le sue luci blu ha avuto un più ampio spettro di scelta per individuare la meta che potevano essere tutti gli ospedali dotati di Cardiologia.
Cardiologia digitale
In 111 casi (pari al 26.50%) il tracciato ha evidenziato diagnosi alterazioni che non avevano a che fare con il “cuore stanco”. In solo quattro casi (pari al 0.95%) non si sono evidenziate alterazioni del tracciato. Il rapporto dell’ Ares 118 parla di un “tempo medio di refertazione, incluso le comunicazioni con l'equipaggio al fine di approfondire particolari sintomatologie, nel periodo in esame, è stato di 2 minuti e 23 secondi”. Meno di 2 minuti e mezzo, tempi di una sanità moderna. Il sistema “salvavita” Telemed è attivo in tutto il territorio della Regione Lazio. Grazie al coordinamento centralizzato garantito dal Centro regionale di refertazione istituito presso la sede dell’Ares 118, i tempi dell’intervento si accorciano si salta il pronto soccorso e questo per chi ha a che fare con un cuore malandato può significare la differenza tra la vita e la morte.
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