Roma
Influenza, a Roma in 50 mila a letto. I medici: "No ai Pronto soccorso"
L'influenza sta mettendo a letto in questi giorni migliaia di persone. In base alle prime stime il picco influenzale ormai è stato quasi raggiunto e già adesso, secondo i medici di famiglia, l'incidenza è tra il 6 e il 7 per mille. Ciò significa che nel Lazio sono fuori combattimento 50 mila persone, soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti.
Il ceppo che sta marciando con maggiore virulenza è l'H3N2 conosciuto come "Wisconsin", dallo stato americano dove è stato individuato per la prima volta. I sintomi sono quelli classici: febbre alta, 39-40 C°, estrema spossatezza, tosse e dolori muscolari. In precedenza a colpire era stato un diverso ceppo che provocava diarrea e vomito, ma in compenso si esauriva in 12-24 ore.
"Al momento siamo centrale dell'epidemia che però proseguirà nei prossimi giorni in modo importante - spiega Maria Corongiu, segretario regionale della FIMMG Lazio - I nostri studi sono pieni ogni giorno, in aumento le richieste di visite domiciliari e, da ciò che mi risulta, anche i Pronto soccorso hanno problemi a causa del gran numero di accessi. Invito tutti a far riferimento al circuito della Medicina generale che nella nostra regione è operativa almeno 10 ore al giorno negli studi associati ed anche il sabato e la domenica".
Evitare il Pronto soccorso quindi, se non assolutamente necessario, è una scelta di saggezza.