Roma

Influenza, il virus non molla. A Roma a letto 15 su cento. Tutti i dati

Maria Corongiu, Fimmg: “Questa dinamica “cangiante” del virus sta rendendo l’epidemia influenzale aggressiva come non accadeva da almeno 15 anni

L’influenza non molla la presa in Italia ma stringe forte soprattutto nel Lazio in particolare a Roma e nei comuni dei Castelli. Ad essere maggiormente aggrediti , nonostante la maggiore copertura vaccinale, gli anziani oltre i 65 anni. Un fenomeno inatteso che sta intasando i reparti degli ospedali in Italia e in Europa.

 


La circolazione del virus è costante – dice il rapporto Influnet - e  questa  settimana in Italia ha colpito  9,11 abitanti per mille in leggero decremento dovuto forse ad una settimana corta di lavoro visto che l’Epifania è caduta di venerdì, per cui manca un giorno di rilevamento dei medici sentinella, peraltro anch’essi in diminuzione come presenze segnalatrici durante il periodo festivo. Dunque il decremento pur se reale è inficiato da questi limiti.

Nel Lazio, dove la rete dei medici sentinella è piu attiva, infatti questo dato quasi raddoppia attestandosi al 15.22 per mille ed in crescita rispetto all’ultima settimana del 2016.  A portare  su l’incidenza il dato della Roma 1 (Centro e Aurelio, Boccea) che si attesta al 22,54 per mille  per mille seguito dalla Asl  6 (Castelli romani) che segna un 19.07.

Ma in tutte le Asl romane si supera abbondantemente l’asticella del 10 per mille: nella Roma 5 Tivoli) siamo al 16.6, nella 3 (Ostia) a 13,59 nella 4 (Civitavecchia) a 11.44 e nella Roma 2 (Eur) 11.93.

influenza lazio gennaio
 


L’influenza picchia forte anche nella provincia di Viterbo che segna un 16.11 per mille, 12.34 a Rieti, 11.38 nella provincia di Latina. L’unico territorio  dove l’influenza si dimostra piu clemente fermandosi sotto il 10 è quello di Frosinone e provincia che si ferma a  8.79.  Il numero di casi stimati in questa prima settimana del 2017 a livello nazionale è pari a circa 552.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 2.486.000 persone. In tutte le Regioni italiane è in corso il periodo epidemico.
quelle dove si osserva un’incidenza pari o superiore a 10 casi per mille assistiti sono  oltre al Lazio,  Piemonte,  Val d’Aosta,  Emilia-Romagna, Marche,   Abruzzo, Campania e  Basilicata.

“Il virus maggiormente circolante in Europa – spiega Maria Corongiu, segretario Fimmg Lazio - ma anche in Italia è l’A/H3N2 soprattutto che però “viaggiando“ ha acquisito la variante A/ Bolzano/7/2016, che pur essendo antigenicamente simile al virus A/Hong Kong - precedentemente circolante, pur tuttavia ne rappresenta una sottoclasse”. Questa dinamica “cangiate” del virus sta rendendo l’epidemia influenzale aggressiva come non accadeva da almeno 15 anni con conseguente aumento delle ospedalizzazioni in tutta Europa e ancora di più a Roma.  Nonostante la crescita dei vaccinati  sono in aumento i ricoveri  di persone nella fascia d’eta’ maggiore dei 65 anni , come atteso in ragione del dato epidemiologico che quando circola l’H3N2 colpisce maggiormente gli anziani, come successo nel 2004-2005 o nel 2014- 2015, anni in cui si è i registrata anche una insolita ed elevata mortalità. L’altra fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 17,47 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 9,27”.