Roma
Inquilino non paga l'affitto, il giudice gli dà ragione: sentenza beffa
Il giudice dà ragione all'inquilino che non paga l'affitto, senza beffa a Roma
Inquilino abusivo non paga l'affitto, il giudice gli dà ragione. Niente sfratto, anzi, condannata la proprietaria di casa, che dovrà anche ripagare le spese legali.
La forma è spesso sostanza, in giurisprudenza più che mai. Giuseppe, 30enne di origine napoletana, potrà continuare a vivere nella casa della signora Maria Teresa, completamente arredata, grazie ad un "vizio di forma". La sentenza beffa arriva nonostante il giovane, al momento del pagamento del deposito cauzionale, abbia rilasciato due assegni bancari scoperti per l'immobile conteso.
Un errore procedurale salva l'inqulino abusivo e porta al respingimento della domanda della signora, che nel frattempo aveva deciso di fare causa all'uomo chiedendo al Tribunale di Roma un provvedimento d'urgenza per il rilascio dell'immobile. Niente da fare per il giudice, non sussitono il "fumus boni iuris" e il "periculum in mora", condizioni essenziali per la procedura d'urgenza: domanda rigettata. Senza entrare nel merito dei fatti, il giudice si è limitato a negare il riconoscimento della procedura d'urgenza, causa mancanza di elementi necessari. E ciliegina sulla torta, si aggiunge per la signora un conto da quasi 2mila euro di spese legali da pagare al giovane inquilino.
"Il ragazzo rimarrà nell'appartamento per un vizio procedurale. Un caso destinato a far scuola, con molti provvedimenti d'urgenza che così rischiano di naufragare - commenta il dottor Mario Ferrante, collaboratore dell'avvocato Valentina Biagioli che ha difeso l'inquilino - Questo ci insegna che non ci sono scorciatoie, se un inquilino non paga non si può ricorrere a procedimenti d'urgenza ma si deve prendere la via 'lunga' e chiedere lo sfratto, che può durare anche un anno".