Roma
Instagram cancella le modelle #curvy. Da Roma parte la guerra degli hashtag
Instagram lo aveva annunciato e ora è ufficiale: da lunedì il social network fotografico che fa parte della famiglia di Facebook ha bannato l'hashtag #Curvy. Chiunque proverà ad inserire una fotografia associandole la parola chiave che sottolinea le donne prosperose e orgogliose delle proprie curve si troverà di fronte ad una pagina di errore: "La pagina non è disponibile".
Bannata da Instagram ma non per questo cancellata dalle parole più in voga nel 2015, attorno al "Curvy-Gate" e contro la presa di posizione del social a stelle e strisce si schierano le donne di tutto il mondo. E parte proprio da una fashion blogger romana, Martina Mercedes Corradetti, la sfida ad Instagram.
"Perchè abbiamo ancora chiavi di ricerca volgari come "dick", "ass" e "boobs" mentre una donna in carne non può essere libera di categorizzare il proprio corpo con una parola che descrive le sue forme - scrive Martina sulla sua pagina 'the Fashion Coffee' - Si dovrebbe dire la stessa cosa si "Skinny" (magra), quale è la differenza".
E nell'attesa di una formale risposta da parte del social più usato per condividere fotografie di moda, la fashion blogger romana lancia la sua sfida: "Usiamo tutti l'hashtag #curvyisnotacrime per far capire che "essere in carne non è un crimine".
Un portavoce di Instagram ha dichiarato al sito Buzzfeed che in passato l’hashtag #curvy era stato utilizzato per condividere immagini e video in violazione con le linee guida del social network in termini di nudità. Resta il fatto che ad oggi molte immagini riportanti l’hashtag #skinny riproducono ragazze al limite dell’anoressia in costume o abbigliamento intimo. Instagram non ha utilizzato la stessa politica per altri termini dal significato opposto. Hashtag come #skinny o #thin che rappresentano invece fisici molto gracili anche al limite della malattia non rientrano tra quelli censurati. L’unica accortezza usata dal social network quando si cerca uno di questi termini è la comparsa di una scritta “Ti avvisiamo che queste foto possono contenere immagini forti” e un link ad una pagina web dedicata a fornire supporto contro i disturbi dell’alimentazione.