Roma

"Investiamo gli zingari". A Roma esplode la rabbia

"Com'è il clima qui oggi? Direi infervorato, senza esagerare". Non ha dubbi l'edicolante tra via Battistini e via Monti di Primavalle. Lui ieri non era presente al momento dello scontro, "ma qui non si parla d'altro". E in effetti i discorsi dei passanti hanno tutti lo stesso tema: l'incidente, i rom. "Questi qui bisogna mandarli tutti al paese loro", urla una signora, "sono degli strafottenti". Anche tra gli anziani, seduti al Gran bar di via dei Monti di Primavalle, si parla solo di ieri: "Oggi rom non ce ne stanno, hanno paura".

"Poteva essere chiunque di noi". Alla fermata dell'autobus vicina all'incrocio tra via Battistini e via dei Monti di Primavalle, dove un'auto lanciata a folle velocità ha travolto un gruppo di persone uccidendone una, si continua a parlare dell'incidente. Anche in vista della fiaccolata organizzata per questo pomeriggio alle 18 e 30. "Io parteciperò sicuramente" dice un ragazzo, e, guardando il cartello 'Caro Marino i tuoi cari amici zingari portali a casa tua', attaccato a un mazzo di fiori legato al semaforo, annuisce: "È vero, se li porti a casa lui". Anche un'anziana signora concorda: "Ha ragione, non ne possiamo più. Noi qui siamo abbandonati, dove sta questo sindaco?".

"Purtroppo non potrò esserci stasera e mi dispiace molto. Spero che sia una manifestazione pacifica anche se un po' temo perché la gente è stanca - dice un'altra signora - Ci sono troppe cose che non vanno, e molte riguardano i rom. Questa è stata solo la più eclatante". Un passante prova a calmare gli animi, invitando a non abbandonarsi a istinti razzisti. "Dici che potevano esserci italiani al posto loro? Io non credo proprio. Questa gente è feccia", lo zittisce una donna.

 

La sorella di Michela, ieri sera era all'incrocio di via Battistini quando è successo lo scontro e ha prestato i primi soccorsi agli investiti. "Ora è a casa, sotto shock - racconta la ragazza - Il clima qui è teso, io sono arrabbiata, poteva esserci lei sotto quella macchina. Non voglio dire cose di cui potrei pentirmi, ma sono arrabbiatissima. Io non sono razzista, ma ho sempre avuto quest'idea: gli zingari sono la peggio razza. Penso che il Comune debba fare qualcosa contro i campi. Può succedere qualsiasi tipo di tragedia".

Della stessa idea anche Christian, che si trova a Battistini oggi per caso. "Sono di Tor Sapienza, che è afflitta allo stesso modo dal problema zingari, capisco benissimo - dice - Roma non è può più per quanto riguarda rom e immigrati".

Edoardo ieri sera era vicino al luogo della tragedia e ha sentito il botto. Anche lui concorda con il clima "molto teso" del quartiere, ma lo definisce anche "un po' razzista": "La legge è uguale per tutti, serve solo più forza dell'ordine. Poi per me è sbagliato anche fare un inseguimento alle sette di sera. Poteva essere una strage".
Tra gli abitanti, però, c'è anche chi parla di "incrocio balordo". "Guarda lì, è il primo giorno che ci sono i vigili - dice un signore - di solito qui ognuno fa come gli pare, triple file, asfalto malmesso. Il quartiere è abbandonato".

Un nuovo mazzo di fiori è apparso sul retro del semaforo di via Battistini. Stavolta il messaggio è diretto al sindaco di Roma: "Caro Marino adesso vacci tu a parlare con i familiari di queste persone. I tuoi cari amici zingari portali a casa tua. Esci dalla nostra città!"