Roma
Italia digitale: il flop di Roma è figlio della mala politica. I 10 player che dettano legge. Passaporti, pagamenti, Cie: missione impossibile
Il fallimento del digitale “alla romana” alle ultime Europee è la punta dell'icerberg di un sistema di appalti malati. E l'Inps non paga da 9 mesi
Quanto succede e ruota intorno al fallimento evidente della informatica di Roma Capitale, sia per quanto riguarda la figura di palta fatta in tutta Europa rispetto agli esiti dei risultati elettorali, dovrebbe far riflettere la politica sullo stati pietoso in cui versa tutta la gestione della Macchina dello Stato e della tanto famosa digitalizzazione e di come si stanno spendendo i soldi del PNRR.
L'arretratezza della macchina informatica con le sue follie tipicamente italiane i cittadini la vivono tutti i giorni quando chiedono un Passaporto o a Roma una carta di Identità. Procedure che sono cosi banali dal punto di vista tecnologico in Italia diventano cose insormontabili.
Entrate, Acea e tasse: si paga con la carta ma solo se conviene “a loro”
Se chiedi un piano di rateizzazione fiscale la sera o nel week end, il sistema della Agenzia delle Entrate ti invita a fare la domanda negli orari di ufficio: cosa da far ridere i polli. Se vuoi pagare la bolletta della corrente in Acea con la tua American Express, non puoi farlo, perché va bene digitalizzare ma sempre se conviene a loro , mica al cittadino. Lo stesso per pagare imposte e tasse, se vuoi pagare sempre con la famosa carta Americana, il sistema fa il giro di almeno tre provider, con relativa spartizione della commissione di incasso.
I dieci player della scommessa (persa) del Digitale
Il mercato degli appalti pubblici è diviso fondamentalmente in dieci player , i primi cinque un po più corposi , i secondi meno, ma che sono tutti nelle mani di fondi di investimento straniero. E ai fondi, se le procedure funzionano o meno, se i cittadini sono contenti o meno, se i i professionisti sono pagati o meno, non importa granché, quello che conta sono i profitti che ogni anno prendono la strada di altri continenti.
La politica resta a guardare. Anzi, piazza parenti
La politica resta a guardare, destra o sinistra che sia, invece di supportare il substrato delle piccole e medie imprese informatiche che sono quelle che il lavoro lo fanno davvero e che lavorano a tariffe da fame, non importa nulla. Al contrario in questi anni, chi guida la macchina politica e tutta la dirigenza che è il vero colpevole di questo disastro, scimmiotta con le grandi companies informatiche ed infatti non è raro trovare figli e parenti dei grand commis proprio li, nei posti che contano delle grandi aziende.
Le Pmi specializzate tra Fisco, companies e dirigenti pubblici
La macchina fiscale, in questi ultimi di mesi, ha ovviamente messo del suo , andando a colpire la quasi totalità di queste aziende con il recupero degli importi di Ricerca e Sviluppo e cosi le piccole e medie imprese sono ancora di più sotto ricatto sia delle grandi companies, sia dei dirigenti pubblici, sotto il profilo della cosiddetta compliance fiscale. Perché in Italia puoi fare il ministro anche se hai dei carichi pendenti di omicidio ma rischi di essere escluso da un appalto pubblico al contrario se pur avendo tutti i debiti in regola chi li giudica sono a suo esclusivo piacimento, non conformi per l'appalto per il quale deve magari autorizzarti il sub appalto.
L'Inps non onora gli appalti coi fornitori da 9 mesi
I pagamenti di uno degli appalti più importanti del nostro paese, che è l'infrastruttura INPS sono fermi a 9 mesi fa. Eppure i contributi vanno pagati tutti i mesi. Lo stato quando deve pretendere è inflessibile ma quando deve dare cerca comprensione.
Rappresentanti delle companies nelle associazioni di settore
Questi mega appalti che la Consip bandisce sulla informatica di Stato , sono una barzelletta. Tutti gli addetti ai lavori sanno come vanno le cose, compreso i politici e la magistratura. Le grandi companies hanno occupato anche i sistemi di rappresentanza per cui alla guida delle varie associazioni di settore ti trovi la stessa azienda che affama le PMI e le costringe a tariffe e pagamenti miserabili.
Per non parlare poi delle condizioni economiche, per cui tutte le grandi aziende informatiche non accettano la cessione del credito costringendo le PMI a trovare soluzioni finanziarie artigianali pur di finanziarie il Business. Anche perché le banche , tutte le banche, alla fine sono manovrate dalla politica e il cerchio si chiude.
Le soluzioni a portata di mano del Governo per rimettere in ordine il settore
Ecco dunque due provvedimenti a costo zero per il governo Meloni: obbligo di pagamento della subfornitura a 30 giorni, obbligo alla cessione del credito sempre e comunque, riforma del codice degli appalti sui requisiti fiscali che da un potere enorme alla stazione appaltante e ai grandi committenti. Basta poco.