"Johnny Depp ha fregato il mio dipinto". Pazzi per Clelia, il gotico a colori
“Al Festival di Venezia ho regalato un quadro a Jonny Depp ma non ho avuto il coraggio di confessargli che il dipinto lo avevo fatto per Tim Burton. All'interno c'erano lettere che spiegavano che lo avevo usato come corriere. Spero non ci sia rimasto male”. Nel sorriso e nella sua voce c'è tutta la solarità della Sicilia ma Clelia Catalano ha lasciato Palermo anni fa. “In verità papà è astrofisico, così ho avuto sempre la fortuna di poter viaggiare e vedere il mondo”.
Un mondo che ora si spalma come colore sulla tela nei suoi dipinti. In una piccola casa/atelier a due passi da Trastevere dalla testa riccia di questa giovane artista piovono sulla tele i sogni a tinte gotiche. “Quando la notte non dormo dipingo, acrilico, acquerello, penna. Mi piace lavorare insieme, magari mentre altre persone leggono, recitano.”
Clelia, 31 anni da compiere a ottobre ha lavorato un paio di anni a Londra, “la prima esperienza fuori casa, poi a Firenze ho frequentato la scuola di Comics e arte illustrata e ora eccomi qua, divisa tra il lavoro da scenografa al teatro Vascello e quello da illustratrice che comincia a darmi qualche soddisfazione”. Ora a Roma i suoi lavori sono sparsi tra varie gallerie, una collezione è esposta all'Anima Mundi.
I primi quadri venduti, ora il suo nome ha cominciato a girare tra il gotha dell'arte illustrata e anche dalla Svizzera piovono richieste per i suoi disegni. Il mondo le si schiude tra una fiera e l'altra: i suoi disegni sono esposti a New York, Chicago, Zurigo e anche in Australia. All'“affordable art fair” di Bruxells ha esposto per la galleria Gaudì di Madrid, sul podio nell'edizione del 2014 del premio Cascella.
C'è un quadro che non regalerebbe neppure a Tim Burton?
“Sì. E' appeso in casa mia, una donna bionda che tiene un cuore nero tra le mani, ma certo, se potessi lavorare con lui, magari ci potrei ripensare”.
Foto di Alessandro Passerini