Roma
Kiwi, disastro di primavera. Meno 70% di produzione, agricoltori disperati
Kiwi, è disastro di primavera nella zona di maggior produzione d'Italia; Velletri. Meno 70% di produzione, agricoltori disperati.
Così, “I titolari delle aziende danneggiate dalla siccità e dalle gelate che non hanno ancora richiesto la verifica dei danni subìti provvedano in fretta”. Roberto Scano, direttore della Coldiretti di Roma, ricorda agli imprenditori agricoli che gli accertamenti sono importanti “tanto ai fini del sostegno alle richieste di calamità che i comuni coinvolti devono depositare in Regione, sia perché risulteranno dirimenti al momento di quantificare gli eventuali risarcimenti”.
Una prima conta ufficiale dei danni si farà venerdì al tavolo convocato dall’assessore regionale all’agricoltura. Il bilancio delle perdite continua a lievitare, soprattutto nei comuni dei Castelli Romani dove vigneti e piantagioni di kiwi sono stati colpiti nel momento più delicato, quello della fioritura del risveglio primaverile. La combinazione dei due fattori climatici ha causato una devastazione, con il gelo che ha inferto il colpo di grazia alle coltivazioni già provate dalla siccità. Centinaia le aziende colpite con perdite accertate fino al 70% del raccolto. I produttori di kiwi Igp sono disperati. Il Lazio è la prima regione italiana per volumi produttivi e il comune di Velletri è uno dei più importanti della filiera con impianti produttivi nelle località di San Clemente, Lazzaria, Colle Rosso, Carano. “Qui si produce su 5.000 ettari, con una resa di 400 quintali per ettaro. In almeno la metà di essi – spiega il segretario di zona della Coldiretti, Elvino Pasquali – il raccolto è compromesso”. Riavviare le coltivazioni comporterà un aggravio di spesa che per molte aziende appare al momento insostenibile.
Coldiretti chiederà al tavolo agroalimentare del 5 maggio il riconoscimento della calamità e inoltre la sospensione degli adempimenti previdenziali e fiscali per garantire alle imprese la possibilità di fronteggiare l’emergenza.