Roma
L'Acea lascia al buio il laghetto dell'Eur. La movida delle prostitute impazza
Camerini tra le piante: arrivano studentesse, escono tigri del marciapiede
Metà del laghetto dell'Eur nel buio pesto. Centinaia di lampadine guaste da mesi, con l'Acea che ha dimenticato uno dei luoghi simbolo di Roma sud.
Cala il sole e il laghetto dell'Eur diventa terra di nessuno. E questo perché almeno dall'inizio dell'estate più della metà dei lampioni Acea che dovrebbero illuminare i percorsi pedonali che costeggiano il laghetto sono spenti. Buio, buio pesto soprattutto sul lato di via Umberto Tupini, ormai divenuta la via della prostituzione. E complice il disservizio, l'unica luce che si vede è quella delle ragazzine che si vendono ai lati della strada e che proprio tra le piante del laghetto organizzano i loro “camerini” per cambiarsi d'abito. Arrivano come studentesse qualunque, si spogliano tra le piante e si trasformano in tigri della strada.
La situazione peggiora sulla passeggiata del Giappone, parallela a via Oceania. Qui esclusa misteriosamente l'oasi della storica gelateria Giolitti, sino al ponte della Cristoforo Colombo si ripiomba nel buio pesto. E tra i vialetti devastati da buche e avvallamenti, passeggiare senza rischiare una caduta è materia complessa. Da parte opposta, lato viale America e sino al parcheggio di quello che un giorno sarà l'Acquario di Roma, si ripiomba nel degrado.