Roma

L'affondo di Salatto: "Negate le elezioni per non far crollare il Pd"

di Potito Salatto *
In tutta la mia esperienza politica, non certo breve, non ho mai visto un obbrobrio giuridico, morale, politico quale quello al quale assistiamo per il Comune di Roma.
Credo che anche oltre i confini nazionali ci si chieda, trattandosi della nostra Capitale, definita Caput Mundi, come possa avvenire tutto ciò in un Paese che si definisce democratico.
Che senso ha affidare ad esterni compiti e funzioni proprie dell'Amministrazione Capitolina? A cosa è servito votare, anche sbagliando nelle scelte del Sindaco, per il Consiglio Comunale se tutto questo appare assolutamente inutile? Siamo passati dalle " leggi ad personam", tanto vituperate, con Berlusconi alle "Istituzioni ad personam" di Renzi nella indifferenza assoluta. Tutto questo per evitare elezioni anticipate a Roma per il timore del PD di essere sconfitto.
In un sistema democratico è possibile indire elezioni solo quando,chi ha il potere di farlo è convito di vincerle? In questo stato di cose, come affrontare il Giubileo ormai alle porte? Come si può immaginare di essere autorevoli candidati alle Olimpiadi? Ci si rende conto che tale incredibile ed imbarazzante situazione penalizza quotidianamente i cittadini romani che pagano tasse nazionali e locali non indifferenti pur in presenza di una inarrestabile crisi economica? E' mai possibile che  da noi si vive da sudditi e non da protagonisti della nostra società?
Si vada immediatamente alle urne per lasciare agli elettori la possibilità di scegliere da chi essere amministrati degnamente visto il disastro della gestione Marino che non ha eguali nella storia del Campidoglio. Renzi non può limitarsi a "rottamare" la classe dirigente del suo Partito . Deve "rottamare" la cultura, tutta di sinistra, della doppia morale del mantenimento del potere ad ogni costo.
Cosa sarebbe successo se al posto di Marino ci fosse stato un Sindaco di colore politico diverso ? Una domanda ,questa , che rivolgo volentieri al Ministro Alfano, sempre così solerte ad accontentare il suo Presidente del Consiglio.
Restituendo ai cittadini il loro diritto al voto si contribuisce alla rivalutazione della politica .In caso contrario l'astensionismo si acuirà sempre più lasciando in mano a pochi l possibilità di decidere le sorti di tutti. Le elezioni anticipate a Roma le chiedo non come rappresentate di un Partito ma come cittadino di Roma che ama la sua città.

* Vice Presidente Popolari per l'Italia