Roma

L'Anac cancella la Befana. Piazza Navona, bando annullato

Il Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, dopo aver incaricato un'apposita Commissione Ispettiva Interna, al fine di verificare la correttezza dei procedimenti amministrativi connessi all'assegnazione dei posteggi della tradizionale festa dell'Epifania di piazza Navona che ha rilevato irregolarità - formali e sostanziali - ha richiesto al Municipio I di esercitare il potere di autotutela per l’annullamento degli atti relativi al procedimento di gara.

Gli esiti dei controlli effettuati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, richiesti dal Commissario Tronca in forma di parere, giungono alle medesime considerazioni sostanziali di irregolarità delle procedure di affidamento. Infatti l'Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ha espresso un parere durissimo sul bando di gara per la fiera di Piazza Navona inviando un dossier al commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca con l'esito dei controlli effettuati. In particolare, a quanto si è appreso, l'Anticorruzione ha riscontrato come il bando non sia pienamente in linea con il quadro normativo con irregolarità nell'attribuzione per esempio dei punteggi. Il bando infatti si basa su un meccanismo di "cumulo" tra anzianità di iscrizione nel registro delle imprese e anzianità acquisita nel posteggio cui si riferisce la selezione. Ciò per l'Anac determina un aumento dell'incidenza del criterio dell'anzianità in assenza di qualunque supporto normativo o regolamentare.
Inoltre anche alla luce dei chiarimenti offerti dal Ministero dello Sviluppo Economico, la durata delle concessioni dei posteggi su area pubblica deve essere tale da non limitare la libera concorrenza oltre il tempo necessario all'ammortamento degli investimenti, e comunque non superiore a 12 anni.
Altre criticità riguardano i verbali di gara, l'inserimento in graduatoria di offerte in relazione alle quali viene accertata l'insufficienza o l'assenza della documentazione necessaria a valutare la qualità della merce offerta, l'assenza di verifiche nel possesso dei requisiti.