Roma

L'As Roma nel dramma: i Friedkin vanno in ritiro a Ladispoli per meditare sul nuovo allenatore. L'ipotesi soluzione straniera

gossip, anticipazioni e rivelazioni i padroni della Roma sembra si siano rifugiati sul litorale. Entro 48 ore la scelta. Le quote Sisal dicono...

Via da Roma per rifugiarsi a Ladispoli, blindati in un hotel di lusso. La scelta del nuovo allenatore della Roma, e più in generale la gestione di una crisi diventata grottesca, impegnano Dan e Ryan Friedkin in un passaggio chiave per il futuro della società che deve trovare rapidamente una direzione. E la base operativa scelta è lontano da Roma.

La logica, e il calendario, dicono che hanno un tempo limitato, un paio di giorni, per sbloccare un'impasse che ora si consuma in un vuoto totale: senza Ceo, senza un direttore tecnico, senza un allenatore, con un direttore sportivo, Florent Ghisolfi, che sembra esautorato di qualsiasi potere. Sono ore di indiscrezioni, voci riportate e indizi più o meno attendibili. Inclusa l'ipotesi, tutta da verificare, che i Friedkin siano già in Italia, blindati in un hotel di lusso di Ladispoli. A rivelarlo è l'agenzia Agi, un lancio a firma di Fabio Insenga.

Il profilo ideale: lontanto quanto più possibile dalla realtà romana

La realtà è che i contatti che ci sono stati non sono stati contatti risolutivi e che la decisione dei Friedkin è legata, ancora una volta, a valutazioni che sfuggono alle dinamiche abituali. Sarà Dan Friedkin a dire l'ultima parola e lo farà, come ha fatto in passato per tutte le scelte che ha fatto, da Mourinho a De Rossi, dando priorità alla propria convinzione personale. Secondo quanto risulta, un criterio di valutazione che potrebbe influenzare la decisione finale è il grado di vicinanza con l'ambiente Roma del candidato a sedere sulla panchina. Che va letta, però, in senso contrario a quello che ci potrebbe aspettare.

Ranieri, Mancini, Allegri o l'uomo venuto da lontano

Tra chi ha la possibilità di parlare direttamente con i proprietari della Roma, c'è chi insiste per una soluzione che possa riavvicinare la tifoseria e considerare il rischio concreto che arriva dal campo, perché la classifica dice che il tempo degli esperimenti è finito. Tra questi anche Ghisolfi, che si sarebbe speso ancora una volta per il ritorno di De Rossi. Altre scelte in una direzione simile, sarebbero Claudio Ranieri o, con la disponibilità a fornire garanzie adeguate e un profilo più impegnativo, Roberto Mancini e Massimiliano Allegri.

Stando alle interlocuzioni riportate, però, Friedkin sarebbe più convinto da una soluzione straniera. L'idea di fondo è che serva un allenatore in grado di lavorare con la giusta distanza, con il distacco necessario a imporre una netta discontinuità. E' l'opzione opposta a quella percorsa con De Rossi, che nella valutazione della proprietà americana sarebbe stata segnata da troppo coinvolgimento e poca lucidità. Tra i nomi che circolano ci sono quelli proposti o comunque vagliati dall'agenzia internazionale, la CAA Base di Frank Trimoboli in stretto contatto con Friedkin: su questo fronte i nomi più ricorrenti sono quelli di Edin Terzic e Frank Lampard. Si tratterebbe di una scelta azzardata, perché un allenatore che non abbia esperienza in Serie A avrebbe necessariamente bisogno di un periodo di ambientamento. E il tempo, anche in considerazione di quello perso con la fallimentare operazione Ivan Juric, resta un fattore chiave.

Le quote Sisal: Allegri a Trigoria si gioca a 4; Manicni a 2,25

Gli esperti Sisal vedono Mancini come favorito per la panchina della Roma a 2,25. Occhio però al nome che, forse, accende più di tutti la fantasia del tifo romanista: Max Allegri. L’ex tecnico bianconero più volte, in passato, è stato accostato alla panchina della Roma e chissà che questa, nel momento di massima difficoltà, non possa essere la volta buona. Max che sbarca a Trigoria si gioca a 4,00.

L'incognita Sarri

Attenzione poi a grandi ritorni perché sia Rudi Garcia, a 4,00, che Claudio Ranieri, offerto a 5,00 e per lui si tratterebbe della terza volta alla Roma, sono in piena corsa. Difficile, ma non impossibile, le candidature estere di Frank Lampard, a 5,00, e di Edin Terzić data a 6,00. Ma, in questa situazione in cui tutto può accadere alla Roma, attenzione a Maurizio Sarri. L’ex tecnico della Lazio è già stato a un passo dai giallorossi prima che si scegliesse Josè Mourinho. Oggi, a distanza di 3 anni e mezzo, chissà che il tecnico toscano non possa arrivare davvero a Trigoria diventando il primo allenatore, dai tempi di Zeman, a passare direttamente da una sponda all’altra del Tevere. Sarri alla Roma pagherebbe 16 volte la posta.