Roma

L'elemosiniere del Papa riattacca la corrente nel palazzo occupato Spin Time

Sabrina Alfonsi, presidente I Municipio: "Per il Palazzo occupato stipuleremo un regolare contratto di energia elettrica"

Entra nello stabile e riattacca la corrente: il gesto del cardinale Konrad Krajewsky

Spin time: nel palazzo occupato da Action a Santa Croce in Gerusalemme arriva l'elemosiniere del Papa, il cardinal Konrad Krajewsky e dopo aver regalato dono ai bambini, apre il vano contatore della corrente. Stacca i sigilli e riattacca la corrente. Non pago per avere commesso un illecito, il cardinale prende carta e penna e lascia un biglietto per rivendicare il gesto.

Fiat Lux per le 420 persone alle quali era stata staccata la corrente da tre giorni: “Sono intervenuto personalmente, ieri sera, per riattaccare i contatori. È stato un gesto disperato. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi”. «Non l’ho fatto perché sono ubriaco”, ha spiegato il suo gesto che però avrà sicuramente a patire dalle polemiche del vicepremier Matteo Salvini che ha tuonato dal comizio elettorale di Bra: “Conto che l’elemosiniere del Papa, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate”, per finire con l'azienda elettrica Hera che dovrà procedere con la denuncia per violazione dei sigilli.

La presidente del I Municipio Alfonsi: “Grazie per il gesto di umanità”


“Fin dal primo momento e in occasione dell'assemblea di martedì a cui abbiamo partecipato, abbiamo ribadito che davanti a 450 persone private da un momento all'altro della luce elettrica la priorità non poteva che essere una sola: restituire la luce e la dignità a queste persone. Per questo ringraziamo la straordinaria azione promossa dal Vaticano che, per mezzo del suo elemosiniere cardinal Krajewski".

"Nei prossimi giorni - concludono Alfonsi e Monteverde - saremo a disposizione per aprire un tavolo che permetta di regolarizzare la situazione degli arretrati con la stipula di regolare contratto di fornitura elettrica. Un tavolo che potrà essere occasione per aprire un confronto strutturale tra tutti i soggetti coinvolti per costruire un progetto di rigenerazione insieme a una comunità che ha saputo coinvolgere diverse realtà del territorio, come dimostrato dalle manifestazioni di solidarietà pervenute in questi giorni dal mondo della cultura, dalle associazioni dei genitori, fino ad arrivare alle parrocchie".