L'Esercito contro le buche di Roma: bocciato al Senato l'emendamento creativo
Il sindacato militari: “Se è un lavoro nobile lo facciano i parlamentari”. Meloni: "Raggi è una vera calamità"
L'Esercito schierato per riparare le buche a Roma: la fanta soluzione a 5 Stelle si infrange contro il No della Commissione Bilancio che dichiara inammissibile l'emendamento. Ma Il Governo non s'arrende e prepara una nuova formulazione creativa al testo che dovrebbe salvare Roma dalla gigantesca voragine in cui rischia di precipitare.
E se “la pazza idea” di mettere in mano al Genio sacchi di cemento e poi spedirli per le strade di Roma lascia atterrite le imprese del settore, sono i militari ad alzare gli scudi: “"È una cosa gravissima", aveva denunciato all'AdnKronos Luca Marco Comellini segretario generale del Sindacato Militari, bocciando la proposta all'esame del Parlamento di ricorrere al reparto Genio dell'Esercito per coprire e asfaltare le buche che costellano le strade di Roma - suggerisco un'alternativa: vadano i parlamentari a coprire le buche stradali della Capitale, visto che la giudicano un'opera talmente nobile, elevata e meritoria da scomodare i soldati dell'Esercito".
Di fatto l'intervento dell'Esercito, sembra una fake news, partorita dalla creatività che non ha certro origine nel Cinque Stelle ma ricorda l'epopea di Alemanno sindaco sotto la neve, il quale invocò sì l'Esercito ma di fronte ad una vera emergenza, non in quella che dovrebbe essere l'ordinaria amministrazione della città. Ad anni di distanza e letto l'emendamento che vorrebbe sostituire l'ordinario con lo straordinario, Alemanno spalatore rischia di passare per uno statista.
Feroce il commento di Giorgia Meloni, Fdi: “Con un emendamento alla manovra, il M5S ha deciso che sarà l'Esercito a tappare le buche di Roma. I militari, che possono essere impiegati in attività di questo tipo unicamente in caso di eventi eccezionali come terremoti o alluvioni, saranno costretti a scendere in campo per rimediare all'incapacità dell'amministrazione grillina. I Cinquestelle ammettono che il loro sindaco Raggi è una calamità naturale per Roma e i romani”.
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