Roma
L'estate romana suona musica jazz: a Villa Celimontana il festival con Patruno
Dal 29 luglio al 4 agosto, il Village Celimontana ospiterà il Roman Classic Jazz Festival presentato da Lino Patruno
L'estate 2019 a Roma suona musica jazz: il Village Celimontana ospiterà, dal 29 luglio al 4 agosto, il Roman Classic Jazz Festival presentato da Lino Patruno. Il programma.
Patruno è “lo” storico musicista, sia per la sua grande connessione alla musica Jazz tradizionale sia per la sconfinata cultura e conoscenza di aneddoti e circostanze legate a questo periodo di musica. E’ sufficiente pensare che Pupi Avati lo chiamò a collaborare per il film “Bix, un ipotesi leggendaria” proprio perché nessuno come lui conosceva la storia di Bix Beiderbecke e Jo Venuti. Ecco quindi una settimana dedicata al grande Jazz tradizionale, Lino Patruno presenta il Roman Classic Jazz Festival dal 30 Luglio al 4 Agosto. Il grande Jazz di un secolo fa prenderà vita partendo dalla colonna sonora, firmata da Duke Ellington, del film Cotton Club della Big Band del Maestro Remo Izzi ai frizzanti Hot Stompers; dal quartetto Swing con i tanti ballerini che animeranno la serata dell’americano Michael Supnick alla Big Band stile Benny Goodman del fenomeno Emanuele Urso; dall’interpretazione elegante e musicale di Riccardo Mei, accompagnato dalla Big Band del Maestro Carlo Capobianchi, del grande Frank Sinatra al magico Dixieland del Banjo di Lino Patruno nel suo Jazz show. Uno storico Festival nel Festival per ricordare la grande musica Swing ed i più grandi interpreti.
LUNEDI’ 29 LUGLIO: CELIMONTANGO TANGO
Ogni lunedì Jazz Village ospita Celimontango, evento curato da “il Principe e Dj Vargas” che trasformerà lo spazio della Villa in un’autentica Milonga. “Il segreto del tango sta in quell’istante di improvvisazione che si crea tra passo e passo. Rendere l’impossibile una cosa possibile: ballare il silenzio.” Lezioni di tango a cura di Samantha Dispari e Santiago Fina, maestri argentini che saranno presenti a Celimontango per tutta la durata del Festival dal mese di giugno fino a settembre.
MARTEDI’ 30 LUGLIO: SWING SWING SWING - MICHAEL SUPNICK QUARTET SWING
Ogni martedì si balla al Village Celimontana con la serata a tema "SWING SWING SWING, organizzata da Lalla Hop & Dj Arpad! Spazio per i Lindy Hoppers e amanti del ballo Swing! Ogni settimana una lezione di ballo gratuita ad inizio serata per imparare i primi passi e ballare ritmo di Swing. Martedì 30 luglio sarà il turno della scuola Feel That Swing.
A seguire il concerto di Michael Supnick Quartet, trombettista e cantante di ritorno da Umbria Jazz dopo il trionfo durato ben undici giorni a Perugia con il suo progetto "Supnick Swing" che ha portato per la prima volta al festival non soltanto la musica swing con il ballo Lindy Hop integrato ma anche l'assoluta novità di ballo. Il quartetto, propone al Village Celimontana lo stesso tipo di atmosfera aggiungendo un tocco di jazz al concerto. L’evento è in collaborazione con Lalla Hop e dj Arpad, che si alterneranno durante la serata tra palco e consolle.
MERCOLEDI’ 31 LUGLIO: COTTON CLUB ORCHESTRA - DUKE ELLINGTON “COTTON CLUB” SOUDTRACK SWING
The Cotton Club Stompers è una big band che esegue il jazz dell’America degli anni ’20/30 ed in particolare riferimento al famoso dancing club di Harlem “The Cotton Club”, in questo periodo all’apice della sua notorietà. La band si è ispirata al famoso film del 1984 “The Cotton Club” di Francis Ford Coppola ed esegue quindi brani di un giovanissimo Duke Ellington agli inizi della sua folgorante carriera. Il caratteristico sound di questa orchestra riporta facilmente alla memoria il jazz di quegli anni in cui pupe, gang e charleston occupavano un posto di primo ordine nell’era del proibizionismo.
GIOVEDI’ 1 AGOSTO: LINO PATRUNO JAZZ SHOW - DIXIELAND
Al Village Celimontana la storia del Dixieland viene raccontata dal Lino Patruno Jazz Show ripercorrendo le musiche tradizionali. La Band da decenni è attiva nel rappresentare il Jazz di Chicago e New York dagli anni'20 agli anni '60, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon. Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50 (la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society).
Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese che si scioglie nel 1970. In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare. Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…) Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber. Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa - USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003). Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy. Come attore in teatro, oltre agli spettacoli con i Gufi, ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma” con Nanni Svampa, “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti ed Edoardo Siravo e “La Signora in Blues” per la regia di Bruno Maccallini con Cristina Aubry.
VENERDI’ 2 AGOSTO: EMANUELE URSO “THE KING OF SWING” ORCHESTRA
Emanuele Urso “The King of Swing” è il protagonista e il mattatore delle notti swing di Roma. Tra l’omaggio a Benny Goodman e Gene Krupa, Emanuele Urso è un fantastico batterista, un raffinato clarinettista e un direttore d’orchestra eccellente, in grado di ricreare perfettamente, in uno sforzo filologico non comune, le atmosfere della swing era e delle dance hall degli anni 40. Gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson sono studiati, e ristudiati e poi riproposti in un concerto dal vivo che prima di essere un vero e proprio show sembra aprire una porta spazio-temporale per rituffarci direttamente nel periodo forse più brillante ed entusiasmante del ‘900.
SABATO 3 AGOSTO: RICCARDO MEI CANTA FRANK SINATRA! WITH BIXIE BIG BAND
Sabato 3 agosto Riccardo Mei interpreterà al Village Celmontana i grandi successi di Frank Sinatra, accompagnato in questa occasione dalla Bixie Band diretta da Carlo Capobianchi.
Nel 1989 viene pubblicato il primo disco di Riccardo Mei “My funny Valentine”, con Amedeo Tommasi Marco Fratini e Roberto Gatto, Philology “Young Blood”. Da allora inizia a cantare nei jazz club di Roma, Alexanderplatz, St Louis, Alpheus, e a collaborare con i migliori musicisti e orchestr in giro per l’Italia. Il suo secondo CD “Witchcraft”, con l’ospite Richie Cole sassofonista collaboratore di Manhattan Transfer Eddie Jefferson e Mark Murphy, viene pubblicato dalla Philology nel 1997 e riscuote grandi consensi. Nel 2006 esce il suo terzo cd, “A lot of livin’ to do” un lavoro sofisticato con arrangiamenti di Marcello Rosa e Massimo Pirone, e una grande formazione, con Fabrizio Bosso, la ritmica degli High Five, e tanti ospiti prestigiosi, da Bill Watrous a Dino Piana a tanti altri nomi del jazz italiano
Attore e cantante, è ormai da oltre vent’anni tra le voci più amate della televisione italiana: Kilimangiaro, Freedom, Correva l’anno, La Grande Storia, Superquark, National Geographic, Geo & Geo, Gaia, Quarto Grado. Ha interpretato i grandi autori della letteratura mondiale nelle Short Stories (Repubblica-L’Espresso) e interpreta tanti audiolibri di romanzi per Audible, Mondadori, Giunti e altri. Oltre a concerti e progetti musicali con il suo Quintetto, Riccardo si è distinto per interpretare come nessun altro il repertorio di Sinatra, e delle canzoni che hanno fatto la storia del Jazz. Ama cantare con le Big Band, e ha lavorato, con varie orchestre: Young Art Jazz Ensemble (YAJE) diretta da Mario Corvini, The Swingeres Orchestra, di Delio Barone, The Italian Big Band di Marco Renzi.
La Bixi Big Band, una delle più longeve d'Italia e con oltre 200 concerti negli ultimi anni, nata nel 1999, composta da professionisti sotto la direzione musicale del Maestro Carlo Capobianchi si è esibita in concerti che hanno ricevuto gli apprezzamenti da parte di noti musicisti quali Lino Patruno, Carlo Loffredo e Renzo Arbore. Da alcuni mesi abbiamo il piacere di ospitare nei nostri spettacoli, alla voce, Antonella Elia.
Ha maturato una notevole esperienza concertistica esibendosi al "Festival Jazz" di Villa Celimontana in Roma, "Roma Hot Summit", "Brutium jazz festival", Jazz Festival di Bocchignano, Swing Festival al Parco Egeria, Monte Compatri in Jazz, Policoro in Swing Festival, Formello Jazz Festival, Roma Jazz Festival, Roma Lindy Exchange, Pescara Swing Festival e presso noti locali e jazz club della Capitale quali Zanussi Dancing, Pinispettinati, New Orléans Café , Saxofone Café, Fonclea, Cotton Club, Micca Club, The Club, Teatro Centrale Carlsberg, Milonga della Stazione, BeBop, Giardino del Tango, Arca Dancing, Ristorante Casa del Jazz, Music Inn, Gregory's, Barrio, Teatro Valle, Teatro Torlonia, Vinile, Splendor Parthenopes, Alexander Platz, Festival del Musical e dello Swing al Piper con le più importanti scuole di ballo e musical italiane ed europee, Tip Tap Show al Teatro Carcano, Accademia di Romania, Swing Soda & Rock'n'roll festival, Notte rosa a Fano, Ardea Jazz Festival, Aniene Festival, Satyrus, Teatro Parioli. Dal 2005 al 2017 ha suonato stabilmente al Mahalia Risto Music Club.
DOMENICA 4 AGOSTO: HOT STOMPERS SWING
Gli Hot Stompers, formazione fondata più di dieci anni fa dal compianto Gennaro D'Apote, ripercorrono le tappe del jazz delle origini da New Orleans alla Chicago degli anni venti, con particolare attenzione verso Jelly Roll Morton e Nick La Rocca. Per questo evento si è deciso di omaggiare "Nick La Rocca", Considerato unanimemente come uno dei “padri” del jazz tradizionale, il musicista di origini italiane ha saputo trasportare, all'interno della “sanguigna” musica afroamericana per eccellenza, le sonorità e le risorse armoniche e melodiche degli impasti cameristici e sinfonico-bandistici della grande tradizione europea. Nella ricorrenza dell'incisione del primo disco di jazz, avvenuta in un anno cruciale per il mondo intero, il 1917 -e realizzato proprio dalla band di La Rocca - gli Hot Stompers hanno dato lustro e nuova linfa a brani eterni e, per certe soluzioni musicali, veramente avanguardistici, come Original Dixieland One Step, Tiger Rag, Fidgety Feet, Clarinet Marmalade, Singin' the Blues, Jazz me Blues, e molto altro. E' stata posta particolare cura nel realizzare con fedeltà gli arrangiamenti – ricercati con grande attenzione e spesso ottenuti proprio dalle registrazioni dell'epoca-, sempre mantenendo un equilibrio tra un'interpretazione filologica delle composizioni e un approccio che pure ne facesse intuire la coinvolgente modernità. Il gruppo si è inoltre avvalso della partecipazione di un ospite d'eccezione, Lino Patruno, che, con la sua sapiente arte esecutiva al banjo, e con i suoi sempre preziosi consigli, ha contribuito a rendere questo lavoro un vero unicum nell'ambito della discografia italiana di jazz tradizionale.