L'ha inseguita e le ha dato fuoco. La confessione del delitto di Sara
Prima in auto l'ha cosparsa di alcool, poi le è corso dietro per "finire il lavoro"
Vincenzo Paduano ha ammesso di aver ucciso la sua ex fidanzata Sara di Pietrantonio, dopo ore e ore di interrogatorio serrato di fronte agli uomini della squadra Mobile e al procuratore aggiunto Maria Monteleone. L'uomo, fermato nella notte dagli agenti è indagato per omicidio volontario premeditato. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Paduano, una guardia giurata di 27 anni che non era riuscito a superare la rottura del rapporto con l'ex fidanzata, ha prima atteso la vittima sotto casa di un suo amico e poi l'ha seguita con la sua macchina fino a costringerla ad accostare in una via isolata.
Qui dopo essere salito a bordo della Toyota della vittima, dopo una discussione, ha cosparso l'automobile e la ragazza con dell'alcol. Mentre l'uomo appiccava il fuoco alla vettura, la ragazza ha tentato la fuga, purtroppo senza successo. Inseguita e raggiunta a pochi metri dalla macchina, la giovane è stata cosparsa di alcol e data alle fiamme dall'ex.
Drammatica la ricostruzione dl capo della Squadra Mobile, Luigi silipo: "La giornata" di Sara è iniziata con la visita del fermato e con una discussione che, secondo i familiari, appariva normale, poi e' andata in un pub con amiche e successivamente si è vista col suo attuale fidanzato. Vincenzo Paduani si è appostato sotto casa del ragazzo, li ha visti arrivare e ha seguito con la propria macchina la macchina di Sara che ritornava a casa. L'ha stretta, si è infilato nella macchina della ragazza. All'interno - precisa - c'e' stata una discussione animata e Paduani ha gettato una bottiglia di spirito nella macchina ed addosso a Sara". A questo punto Paduani ha "prima ha dato fuoco alla macchina, e quando ha visto Sara scappare, lui l'ha raggiunta ed ha dato fuoco a lei che e' morta a 150 metri in maniera atroce".