Roma
L’imperatore Adriano diventa produttore di olio: le Villae ottengono l'Igp
L'uliveto della Villa Adriana produce dell'ottimo olio ed ora, l'Holeo Adriani ha ottenuto il marchio Igo-Olio di Roma
L'istituto che comprende la villa dell'imperatore Adriano e Villa d'Este, le "Villae" che sono il vanto di Tivoli, ha ottenuto il marchio Igp per la produzione di olio.
In molti conoscono i due gioielli architettonici ma la novità, è che l'uliveto della Villa Adriana lancia, venerdì 8 aprile la sua produzione di olio nell'ambito di un progetto di valorizzazione con Unaprol e Coldiretti Lazio.
L'Holea Adriani, a marchio Igt-Olio di Roma sarà presentato quindi alla Villa Adriana, tra gli alberi e i reperti archeologici.
Sarà presente all'evento il Direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati ma anche il Vicepresidente nazionale di Coldiretti e Presidente di Unaprol, David Granieri, e Nicola Di Noia, Direttore Generale di Unaprol.
Gli alunni dell’Istituto Agrario Garibaldi di Roma, saranno presenti per seguire un percorso didattico del sito archeologico attraverso i suoi punti più noti e importanti: dal Teatro Marittimo, uno spazio intimo che immaginiamo dedicato ai pensieri e le meditazioni che hanno reso celebre l’imperatore ai Mouseia, che mostrano la collezione delle decorazioni architettoniche e scultoree della villa.
Dopo l'archeologia, un momento da esperti con una lezione tenuta dalla Fondazione Evo School, per insegnare agli studenti a distinguere e riconoscere l’olio di qualità.
Gli ulivi di Villa Adriana, al di là della bellezza del paesaggio naturale in cui ben si incastrano i resti della bellissima residenza imperiale sono qualitativamente riconosciuti come ottimi alberi per la produzione dell'olio d'oliva. Alcuni esemplari sono molto rari - il che fa dell'uliveto una preziosa fonte di biodiversità - altri invece molto antichi e tra questi ce n'è uno, detto "Albero Bello" che risale al XIII secolo e che nonostante la veneranda età, produce un'ottimo olio. Addirittura, quello prodotto dall'Albero Bello cosituisce la sezione considerata più pregiata.