L'intellighenzia si mobilita per salvare le Olimpiadi dal 5Stelle
Il sindaco Raggi snobba i Giochi di Rio: “Non andrà nessuno”
Da Roberto Benigni a Ennio Morricone, da Laura Pausini a Giuseppe Tornatore, da Marco Tronchetti ad Andrea Agnelli: l'arte, la cultura, il mondo dell'industria e dell'imprenditoria si mobilità per salvare le Olimpiadi di Roma. Tutto contro il Movimento5Stelle e il sindaco Virginia Raggi che, come primo atto ostile, ha deciso di disertare i Giochi di Rio.
Diciassette eccellenze italiane, campioni universalmente conosciuti e unanimemente apprezzati, fanno squadra per alimentare la grande sfida.
“Un’opportunità da non perdere per lasciare una legacy importante, non solo alla città, ma all’intera Nazione'”, è il coro degli ambasciatori del Made in Italy, orgogliosi per la candidatura alla XXXIII edizione dei Giochi Olimpici Estivi.
Firenze, Napoli, Palermo, Cagliari, Milano, Verona, Genova, Bologna, Bari, Torino, Udine: undici città coinvolte nel progetto, undici teatri di inimitabile bellezza che conferiscono eccezionalità al bid.
Andrea Agnelli, Nerio Alessandri, Alberica Antinori, Giorgio Armani, Guido Barilla, Alessandro Benetton, Giovanni Ferrero e Marco Tronchetti sono gli illustri imprenditori portabandiera del sogno a cinque cerchi.
“La Città Eterna deve essere giustamente ambiziosa, vanta una storia speciale e una vocazione sportiva che ha scritto pagine indelebili. Nessun traguardo le può essere precluso, questa è un’occasione straordinaria per valorizzare la tradizione consegnando alle nuove generazioni le chiavi per un futuro da protagonisti attraverso un progetto trasparente e low cost'".
I nomi dei testimonial dell'”intellighenzia” che hanno aderito sono: Roberto Benigni, Andrea Bocelli, Monica Bellucci, Massimo Bottura, Ennio Morricone, Riccardo Muti, Laura Pausini, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore.
E mentre il mondo del made in Italy si mobilita, il sindaco di Roma Virginia Raggi snobba i Giochi di Rio: “Al momento credo che Roma abbia la necessità che tutti i dipendenti siano qui e si dedichino a questa città che è stata abbandonata per troppo tempo. Saremo tutti qui a far rinascere questa bellissima città e direi che nessun dirigente andrà a Rio in occasione dei Giochi". Gli fa eco il vicesindaco Daniele Frongia che conferma la distanza abissale dalla speranza Olimpiadi: “Dal nostro punto di vista, le emergenze della città sono ben distanti dalla candidatura di Roma 2024. Confermiamo coerentemente la nostra posizione".