Roma
L'Olimpico è uno stadio di guerra. La Questura "chiude" le curve
Fallimento totale del lavoro degli steward e stadio trasformato in un campo di guerriglia con vere e proprie bombe artigianali in aggiunta al lancio di bottiglie incendiare e molotov contro le forse dell'ordine. Allo stadio Olimpico di Roma la stagione calcistica appena conclusa è stata segnata "da un vero e proprio salto di qualità nel livello di violenza che si evidenzia all'esterno dello stadio ma che nasce dalla capacità di aggregazione e assoluto controllo che i gruppi hanno consolidato nelle curve".
A decretare lo "stato di guerra" nel quale è trascorsa la passata stagione sportiva di Rome e Lazio è la Questura di Roma che, per la prossima stagione, ha varato il "pugno durissimo" contro le curve, ormai in mano a gruppi di violenti, e "alimentato da un degrado culturale diffuso nel comportamento degli spettatori". Parole pesantissime, che aprono però una nuova stagione di controlli con le due curve, quella laziale e quella romanista, sottoposte a un sofisticato sistema di pre-filtraggio degli ingressi "per evitare che le due curve sovraffollate e prive di ogni possibilità di controllo, costituiscano ancora un vero e proprio pericolo per l'incolumità degli spettatori, oltreché culla di ogni genere di illegalità alla base di comportamenti beceri ed estremisti diffusi", aggiunge l'Ufficio di Gabinetto del Questore.
Così si cambia, dopo aver fatto una sperimentazione silenziosa, introducendo due grandi aree di prefiltraggio della tifoseria in corrispondenza degli ingressi sud e nord dello stadio: due speciali sottosettori che fungeranno da camere stagne per impedire la circolazione all'interno del perimetro dello stadio e che sino ad oggi ha consentito di esercitare pressione sui tornelli per "accedere a settori non propri".
Ma il progetto varato da via di San Vitale non è stata solo un'analisi delle criticità e le conseguenti azioni. Lo studio (che si allega in formato pdf) è anche una fotografia dei violenti e delle strane alleanze e dei divorzi che regolano la coesistenza all'interno dello stadio. Un capitolo a parte è dedicato a Diabolik, alias Fabrizio Piscitelli e al suo rientro sugli spalti dopo 3 anni di Daspo. Proprio Diabolik è colui che ha "ridefinito l'assetto degli spazi ha creato un'unica compagine denominato Curva Nord Lazio nella quale sono confluiti tutti i gruppi.
E se per la Lazio c'è un leader noto alle forze dell'ordine, per la Roma la situazione è più complessa con la creazione del gruppo Roma nel quale sono confluiti storici gruppi ultras come Fedayn, Padroni di Casa, Boys e Opposta Fazione.