L'ombra della Mafia sul mercato ortofrutticolo di Fondi: 6 persone arrestate
Sei indagati per estorsione, due sono ancora ricerate
L'ombra della mafia sul Mof, Mercato ortofrutticolo di Fondi. Blitz dei carabinieri di Latina tra Fondi, Terracina e Modragone: 6 le ordinanze di custodia cautelare.
I sei indagati, 3 in carcere e 3 ai domiciliari, sono accusati dei reati di estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, impiego di denaro di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni, commessi con l’aggravante del metodo mafioso. L'indagine "Aleppo" dei carabinieri di Fondi, proseguit asotto la direzione della Dda dal Nucleo Investigativo, avrebbe infatti portato alla luce il controllo esercitato dalla famiglia D’Alterio sull’indotto del Mof, ottenuto – sempre secondo gli investigatori – anche grazie a radicati collegamenti con i clan camorristici casertani.
In particolare, è emerso come il gruppo familiare capeggiato da Giuseppe D’Alterio alias “Peppe o’ Marocchino” avrebbe esercitato un potere intimidatorio di tipo mafioso al fine di monopolizzare i trasporti da e per il Mof, imponendo anche una propria “tassa” ai movimenti effettuati dalle altre ditte. Avrebbe assunto il controllo de “La Suprema S.r.l.”, fittiziamente amministrata da prestanome ma di fatto gestita dai figli di D’Alterio, acquistandone i profitti ed eludendo le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali. L'uomo avrebbe infine minacciato un imprenditore della provincia di Viterbo per tornare in possesso di beni che il medesimo aveva acquistato a un’asta pubblica, dopo che erano stati sottratti agli stessi D’Alterio in esecuzione di una misura di prevenzione. Per l’esecuzione dei provvedimenti sono stati impiegati 50 carabinieri del comando provinciale supportati da quelli della provincia di Caserta e da un velivolo proveniente da Pratica di Mare.
In carcere sono così finiti Giuseppe D’Alterio (alias “Peppe o marocchino”), 62enne originario di Minturno (LT) e residente a Fondi; Luigi D’Alterio, 38 enne originario di Formia e residente a Fondi; Armando D’Alterio, 35 enne originario di Formia e residente a Fondi. Ai domiciliari invece Melissa D’Alterio, 36enne enne originaria di Formia e residente a Fondi; Anna D’Avia, 46 enne di Fondi; e Matteo Simoneschi, 31 enne originario di Fondi e residente a Terracina.
Nello stesso ambito si i è inoltre proceduto al sequestro preventivo delle quote e del patrimonio aziendale della società di trasporto, “La Suprema S.r.l.”. Due persone sono ancora ricercate.
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