L'ultimo film di Paolo Villaggio. Le foto del set: l'attore è stanco e provato
Nel cast Iva Zanicchi, Lando Buzzanca, Barbara Bouchet e Maurizio Mattioli
di Patrizio J. Macci
Paolo Villaggio torna davanti alla macchina da presa con una partecipazione straordinaria, dopo quattro anni di assenza, in una pellicola diretta da Valerio Zanoli.
Insieme all'attore genovese, che interpreta un personaggio avvolto nel mistero (un santone, o forse un matematico intento a discettare di filosofia a giudicare dall’abbigliamento dell'immagine "rubata" da uno smartphone in un momento di pausa) un cast di livello: il comico-cabarettista e autore di testi televisivi e cinematografici Carlo Pistarino (indimenticato protagonista della trasmissione televisiva "Drive in"), Iva Zanicchi (insieme a lei Pistarino aveva concluso la sua presenza sulle reti Mediaset nella trasmissione “O. K. Il prezzo è giusto”), Lando Buzzanca e Barbara Bouchet (attrice tra le preferite del regista Quentin Tarantino). Il romano verace Maurizio Mattioli completa l'istantanea dei protagonisti.
Dopo la macchietta dell’impiegato sfigato Fantozzi, “prototipo del tapino e quintessenza della nullità” come dichiarato a suo tempo da Villaggio stesso, l’attore genovese torna con un nuovo tipo umano. Questo film potrebbe essere il tentativo di Villaggio di ricreare le stesse atmosfere che hanno portato al successo il Professor Kranz e il crudele Professor Schmidt, così come il televisivo Giandomenico Fracchia eternamente alle prese con la sua poltroncina gonfiabile davanti al tirannico capo ufficio interpretato da Gianni Agus.
La troupe ha lasciato la Capitale da pochi giorni per volare negli Stati Uniti dove saranno completate le riprese. Le scene romane sono state girate in un “closed set” blindatissimo. Poche e vaghe le altre informazioni sul film il cui titolo (provvisorio) è “Comedy in the Usa”. Il regista, bergamasco trapiantato negli Usa da quindici anni, Valerio Zanoli ha nel suo book personale una pellicola con la cantante Anastacia (All you can dream) premiata al Giffoni Film Festival.
La vicenda, a detta di chi ha potuto sbirciare la sceneggiatura, ruota intorno alla crisi di una coppia che, dopo una serie di vicissitudini finisce per sposarsi negli Usa. Paolo Villaggio, ottantenne e afflitto da più di un affanno fisico, davanti alla macchina da presa si trasforma. A detta di chi lo ha visto recitare- come Totò e Chaplin - riesce a ritrovare lo spirito migliore per interpretare un personaggio comico e drammatico, degno delle maschere rappresentate fino ad oggi ed entrate ormai nell’immaginario collettivo.
Negli ultimi anni Villaggio, nato nel 1932, aveva diradato i suoi impegni attoriali dedicandosi soprattutto alla scrittura di libri. Nel maggio del 2009 mentre riceveva il David di Donatello alla carriera, nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, aveva affermato con feroce sarcasmo: “Sono felice anche se ho un leggerissimo timore che questo riconoscimento non sia alla carriera, ma alla memoria..." Poi, rivolgendosi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, aveva aggiunto: "Mi auguro che lei possa venire al mio funerale." Pronta la replica non meno ironica del Capo dello Stato: "Chissà quanti anni mi toccherà aspettare!”.
Nel frattempo a quarant'anni di distanza dal primo film dello sfortunato impiegato tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre del 2015, sono tornati nelle sale cinematografiche (in versione restaurata) i primi due capitoli della saga fantozziana: Fantozzi (1975) e Il secondo tragico Fantozzi (1976).
Lo sbarco in sala della nuova prova attoriale di Villaggio, invece, è previsto per la fine del 2017.